«La Agnelli candidata all'Onu dopo l'era Ghali» di P. P.

«La Agnelli candidata all'Onu dopo l'era Ghali» PALAZZO DI VETRO Secondo un bollettino diplomatico americano «La Agnelli candidata all'Onu dopo l'era Ghali» WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Anche il nome di Susanna Agnelli è stato inserito nella rosa delle candidature alla successione del Segretario generale dell'Orni, l'egiziano Boutros Boutros-Ghali. A ipotizzare una candidatura dell'ex ministro degli Esteri è il bollettino quindicinale americano «Diplomatic World». Il mandato di Ghali scadrà a dicembre e gli Stati Uniti, fortemente scontenti della sua gestione, intendono resistere a un rinnovo della nomina. E, per la prima volta nella ultracinquantennale storia delle Nazioni Unite, sembra essersi determinato un vasto consenso sull'opportunità di nominare una donna alla carica di Segretario generale. Boutros-Ghali, quando venne eletto quattro anni fa, disse che non avrebbe chiesto una riconferma, ma verso la fine del mandato ha cambiato idea e ha deciso di ripresentare la sua candidatura. Gli Stati Uniti sono fortemente ostili a questa prospettiva, perché ritengono BoutrosGhali responsabile del disastro in Somalia, perché con lui hanno litigato innumerevoli altre volte, in particolare sulla Bosnia, e, infine, perchè giudicano la sua ge¬ stione finanziariamente poco corretta. Poiché Boutros-Ghali venne nominato in rappresentanza del continente africano, che non aveva mai avuto un Segretario generale, è probabile che adesso i Paesi africani, che peraltro in maggioranza non hanno molto apprezzato la gestione di Ghali, chiedano la carica per un altro dei loro diplomatici. Ma l'idea che circola già da qualche tempo al Palazzo di Vetro è che questa volta i tempi sono maturi perché «il sesso vinca sulla geografia». Assieme a quello dell'ex ministro degli Esteri italiano, circolano i nomi di altre donne di prima grandezza candidate alla carica. La prima nella lista è l'attuale Primo ministro irlandese Mary Robinson, che è stata ricevuta da Bill Clinton in modo particolarmente amichevole la scorsa settimana. E' ancora in lizza l'ex Primo ministro norvegese, Grò Harlem Brundtland, il cui nome circolava già quattro anni fa. Altre donne di cui si parla sono la giapponese Sadako Ogata, Alto Commissario per i rifugiati e l'ex ministro per la Difesa finlandese, Elisabeth Rehn. Ma, se gli uomini riuscissero a mantenere il potere, l'africano Kofi Annan sembra ancora essere in prima posizione. [p. p.]

Luoghi citati: Somalia, Stati Uniti, Washington