LA STRATEGIA PER BATTERE L'INFLAZIONE

«Concertazione» più difficile LA STRATEGIA PER BATTERE L'INFLAZIONE UN governo in grado di programmare la propria azione sull'intero arco della legislatura deve puntare più sulla sua credibilità strategica che sulla quantificazione contabile degli specifici provvedimenti. Per questo motivo, opportunamente, ha anticipato la definizione del programma economico-finanziario che fissa gli obiettivi per i prossimi tre anni. Anni cruciali poiché sono quelli sui quali - come ormai tutti sanno - verrà decisa la partecipazione o no di ciascun Paese all'Unione monetaria europea. Questo piano non è stato approvato formalmente ieri soltanto per le dispute sorte sugli effetti della riduzione al 2,5 per cento dell'inflazione programmata anno sul rinnovo dei contratti di lavoro ancora aperti; dispute che comunque dovrebbero essere superate grazie alla dichiarazione con la quale Ciampi, al termine del Consiglio dei ministri, ha escluso gli effetti limitativi che erano stati alla base di reazioni negative soprattutto da parte della Cgil. La scommessa implicita nel programma che il governo ha comunque definito è quella di entrare nell'Unione, ma senza una considerazione troppo rigida delle clausole stabilite a Maastricht. Anche a motivo delle conseguenze prodotte dal rispetto di quelle clausole, l'Europa si trova oggi sull'orlo di una recessione dagli effetti sociali particolarmente gravi; quasi tutti gli altri Paesi, di conseguenza, hanno un disavanzo che sta crescendo ed incontrano seri problemi politici e sociali nel tenerlo sotto controllo. In queste condizioni, l'Italia non è certo il Paese che possa permettersi di essere più realista del re. Deve ulteriormente ridurre il suo diAlfredo Recanatesi CONTINUA A PAG. 4 PRIMA COLONNA

Persone citate: Ciampi, Recanatesi

Luoghi citati: Europa, Italia