«Priebke Un giallo senza senso»

Il legale dell'ss Il legale dell'ss «Priebke Un giallo senza senso» ROMA. Sono affidati al pm Pietro Giordano gli accertamenti scaturiti dall'esposto consegnato lunedì dal procuratore militare Antonino Intelisano al procuratore della Repubblica di Roma Michele Coirò dopo la ricusazione del collegio di giudici militari che stanno giudicando Erich Priebke per l'eccidio delle Fosse Ardeatine. Il fascicolo recherebbe per il momento l'intestazione «contro ignoti», mentre le ipotesi di reato prese in esame sarebbero quelle di abuso d'ufficio e corruzione. La prima di queste, nell'esposto consegnato a Coirò, farebbe riferimento ad alcuni magistrati, mentre la corruzione riguarderebbe un dipendente del tribunale militare. Quest'ultimo potrebbe venire iscritto nel registro degli indagati. Intelisano aveva sollecitato l'astensione dei giudici militari e incontrato Coirò dopo aver ricevuto - aveva detto - «in via formale sia la notizia di reato, di notevole gravità, compiuta da un pubblico ufficiale sia la notizia di comportamenti che, se provati, porterebbero il tribunale ad astenersi dal giudicare Priebke». Gli episodi citati nell'esposto sarebbero due: l'uno riguarderebbe un teste il quale avrebbe riferito alla polizia giudiziaria che un magistrato del tribunale militare avrebbe espresso la sensazione che l'accusa abbia poche prove, e che per Priebke possa profilarsi un verdetto positivo. Il secondo episodio farebbe riferimento a un pubblico ufficiale che avrebbe mostrato carte del fascicolo processuale coperte dal segreto. Nei mesi scorsi il pm Giordano si era occupato di Priebke in seguito alla denuncia presentata dal legale del parente di una delle vittime delle Fosse Ardeatine. Gli accertamenti si conclusero con la richiesta di rinvio a giudizio dell'ex ufficiale delle SS per strage e l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare. La corte di Cassazione stabilì successivamente che la magistratura ordinaria non poteva prendere in esame la posizione di Priebke e che questa rimaneva, quindi, appannaggio del tribunale militare. Il difensore di Priebke, avvocato Velio Di Rezze, ha commentato: «Ancora questa mattina sono andato alla procura e non sono riuscito a sapere nulla. E anche Priebke non riesce a capire cosa accade, non si rende conto, ma è molto preoccupato». [Ansa]

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