la morte dopo lo sballo

Livorno, il dramma durante una festa «after hour» con duemila giovani e cominciata alle 6 del mattino Livorno, il dramma durante una festa «after hour» con duemila giovani e cominciata alle 6 del mattino la morte dopo lo sballo Ragazzo ucciso da overdose di ecstasy f LIVORNO. Ballare. E poi ballare ancora, fino a quando le gambe non cedono. Si chiama «after hour», letteralmente «fuori orario»: qxiando la discoteca chiude, parti per un altro spazio dove puoi continuare a ballare. Ballare, e ballare ancora. E cercare di resistere al sonno, alla stanchezza, in ogni modo. Costi quel che costi. Ballare fino a morirne. Ferdinando Bardini, i suoi 19 anni li ha persi in una festa così. Ammazzato dall'ecstasy, l'allucinogeno di sintesi che ti permette di reggere ore e ore di acid jazz, house music, techno. E' successo domenica pomeriggio, sul piazzale di cemento dell'Ente Fiera di Venturina, dove si teneva l'ultimo - in ordine di tempo «after hour» della zona. E' pomeriggio inoltrato: arriva, tra i duemila ragazzi provenienti da tutta Italia, la notizia che i carabinieri hanno operato 16 arresti e sequestrato oltre 400 pasticche di ecstasy nel parcheggio dell'Ente Fiera. Chissà se qualcuno ha visto Ferdinando prendere l'ecstasy, chissà se qualcuno ha immaginato quanto ne ha preso. Ferdinando sta male. Diventa pallido, sviene. Viene chiamata una delle ambulanze che sostano nel piazzale, il respiro del ragazzo è corto, Ferdinando non risponde a chi lo chiama, agli amici che lo vedono accasciarsi a terra. I medici dell'ospedale di Piombino, dove Ferdinando viene trasportato, capiscono subito che le condizioni del ragazzo sono gravissime. Decidono di trasferirlo subito all'unità di rianimazione dell'ospedale di Livorno. E' sera, il respiro di Ferdinando è sincopato. Il ragazzo ha perso conoscenza, entrerà in coma senza accorgersene. Ferdinando Bardini, 19 anni, di Massa Carrara, muore folgorato da un arresto cardiocircolatorio nella notte tra domenica e lunedì. Il referto di morte parla di «intossicazione mortale», da ecstasy. La festa si intitolava «The West», il volantino che la pubblicizza ricorda che all'interno dell'area «non si vendono alcolici perché anche l'alcol è una droga». A organizzare questo «after hour», una organizzazione che ha corrispondenti in mezza Italia, che si incarica di mettere su autobus e treni i ragazzi delle discoteche per portarli qui, un grande spazio di cemento armato gestito da una società pubblico-privata. Nessun indirizzo, nessun nome, soltanto numeri di telefono cellulare per i contatti. La musica è assicurata da tanti dj, la filosofia è enunciata sul volantino: «Accanto alle montagne, spianato dai nostri passi, il terreno del campo risuona. Ti dice: la terra è un tamburo, pensaci. Noi, per seguire il ritmo, dobbiamo fare attenzione ai nostri passi». Tamburi, ritmi che devono comunque essere esasperati ed esasperanti per piacere a questi duemila ragazzi che non si accontentano mai, che vogliono continuare a ballare. Ecco a cosa serve l'ecstasy: per mantenere il ritmo, perché i piedi battano il terreno-tamburo. Per dimenticare. Quante pasticche di ecstasy ha inghiottito Ferdinando? Nessuno lo sa, gli amici stavano ballando, la musica non consentiva il dialogo. Tutto è finito la notte tra domenica e lunedì. Il respiro è cessato, la morte è arrivata lontano da quel piazzale di cemento, da quei tre altoparlanti che seminavano quella musica ossessiva, dalle indagini dei carabinieri, dai sequestri di stupefacente: oltre 400 pasticche di ecstasy sequestrate, la polvere di ecstasy, cocaina, hashish, il terribile acido lisergico, ragazzi denunciati, segnalati, arrestati. Sedici in cella, fra cui anche un minorenne, nonostante la festa fosse decisamente vietata a chi ha meno di 18 anni. La morte di Ferdinando è arrivata lontana da tutto questo. «Sapete quanti controlli facciamo quando ci sono queste fe¬ ste? Centinaia» dice il capitano dei carabinieri di Piombino, lo stesso che nella notte di Santo Stefano, ed era il 1995, operò altri dieci arresti nello stesso posto, in una festa simile a questa. L'ecstasy sequestrata era tanta, anche quella volta. «Ne hanno bisogno per poter continuare a ballare», dice il militare. Chiara Carenini Dopo un blitz 16 persone sono state arrestate Gli organizzatori avevano affittato due stand di una fiera per ospitare i ragazzi y f LRME ECSTASY IMPOVERIMENTO. A$DOLIO OSSEO «EUFORIA E SENSO CU SODDISFAZIONE o • IL SANGj^TENÓE A COAGULARSI «AUMENTA LA STIMA DI SE STESSI I PRESSIONE ARTERIOSA •VOGLIA IRREFRENABILE DI PARLARE • AUMENTO PULSAZIONI CARDIACHE • PIÙ CAPACITÀ DI INTUIRE I PERICOLI • EMORRAGIA DEI VASI DEL CERVELLO • PIÙ SPEDITEZZA NEI RAGIONAMENTI il • NASO, BOCCA E GOIA SI SECCANO •AUMENTO DESIDERIO SESSUALE HI > PERDITA DELL'APPETITO » CONATI DI VOMITO A INTERVALLI > INTOSSICAZIONE DEL FEGATO •MAGGIORE ACUTEZZA DEI SENSI • MIGLIORAMENTO DELIA VISTA •ALLUCINAZIONI VARIE I DANNI CHE PROVOCA ■ LE SENSAZIONI CHE DÀ Le feste dopo la discoteca: un rito che sta contagiando migliaia di giovani

Persone citate: Bocca, Chiara Carenini, Ferdinando Bardini, Goia, Senso

Luoghi citati: Delia, Italia, Livorno, Piombino