Festa gay contro il Papa di E. N.

a Berlino a Berlino Festa gay contro il Papa BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Gli omosessuali tedeschi annunciano una singolare protesta, in occasione della visita del Papa a Berlino, domenica prossima. Mentre Giovanni Paolo II celebrerà la messa allo Stadio Olimpico e beatificherà due sacerdoti vittime del nazismo, l'«Associazione gay del Brandeburgo» organizzerà in Montzstrasse - dove cento anni fa si aprirono i primi locali per omosessuali - una festa durante la quale la «Papessa Domenica I» beatificherà il travestito «Charlotte von Mahlsdorff». Quest'ultimo è uno degli esponenti più noti della comunità gay della capitale: l'anno scorso, il presidente federale Roman Herzog lo ha premiato con una medaglia al merito civile per «aver difeso la cultura» con la sua opposizione al regime comunista della ex Ddr. Alla manifestazione sono attese alcune decine di migliaia di persone, ma la «festa gay» non sarà l'unica protesta pubblica in occasione della visita del Papa. L'«Associazione umanistica» di Berlino, per esempio, attiverà una linea telefonica per «fornire informazioni sull'abiura e per uscire formalmente dalla Chiesa cattolica». Ieri, intanto, la Conferenza episcopale tedesca ha reagito con durezza all'articolo del settimanale «Focus», nel quale si afferma che soltanto per l'opposizione dei vescovi tedeschi Giovanni Paolo non annuncerà l'abolizione della scomunica a Lutero, durante la sua visita in Germania. Secondo il presidente della Conferenza, cardinale Karl Lehmann, la notizia è «una pura assurdità». Secondo il portavoce dei vescovi, Rudolf Hammerschmidt, «è un'invenzione che il Papa abbia proposto qualcosa del genere, e del resto non c'era ragione alcuna che i vescovi tedeschi si esprimessero negativamente in proposito». «Focus» tuttavia conferma: la notizia arriva da ambienti vaticani, [e. n.]

Persone citate: Giovanni Paolo, Giovanni Paolo Ii, Karl Lehmann, Lutero, Roman Herzog, Rudolf Hammerschmidt

Luoghi citati: Berlino, Ddr, Germania