Problema: per chi voteranno gli elettori del generale?
Problema: per chi voteranno gli elettori del generale? DIARIO DI MOSCA Problema: per chi voteranno gli elettori del generale? AMOSCA LEKSANDR Lebed, 46 anni, generale in pensione forzata, ex comandante della XIV Annata stanziata in Moldova, protettore dei russi di Moldova, integerrimo (altrimenti l'avrebbero già triturato con documenti compromettenti), nemico giurato del ministro della Difesa Graciov, licenziato da Graciov con il benevolo assenso di Boris Eltsin, idolatrato dall'ufficialità intermedia dell'esercito, odiato dalle gerarchie superiori. Alle elezioni del dicembre scorso il suo partito, insieme con Jurij Skokov, il «Congresso delle Comunità russe», non raggiunse nemmeno la barriera per entrare nella Duma. Sembrava finito prima ancora di sorgere. E' esploso, da solo, senza organizzazione a sostegno, con pochi soldi, a queste Presidenziali. Tutti i sondaggi lo davano non oltre il 9%. Ha preso quasi il 15% ed è diventato l'ago della bilancia. Senza i suoi voti né Eltsin, né Ziuganov potranno diventare presidenti. La caccia per conquistarli è coI minciata fin da ieri. Eltsin lo ha I ricevuto. Segreto totale sul collo¬ quio. Parlano tutti bene di lui, divenuto necessario. Cosa gli può offrire Eltsin è immaginabile, ma non certo. Si va dal ministero della Difesa a quello degli Interni a un posto di primo vice-premier con la supervisione dei cosiddetti «ministeri della forza», affinché possa mettere mano alla lotta contro la corruzione e la criminalità che ha messo ai primi punti del suo programma. Qualcuno ha perfino fatto filtrare che Eltsin potrebbe promettergli una modifica costituzionale che reintroduce il posto di vicepresidente. Tutto è possibile, vista la posta in gioco. Ma non tutto è realizzabile. Eltsin rischia di chiamare nella sua squadra un uomo molto scomodo. Forse può pensare di addomesticarlo cammin facendo. 0 di scaricarlo quando avrà ottenuto quello che gli serviva. Ma Lebed ha dimostrato di non essere uno sprovveduto. E se davvero cominciasse a dare la caccia ai ladri e ai criminali? I primi a finire dentro sarebbero molti amici del Presidente. Eltsin può correre questo rischio? Viceversa. Può permettersi questo rischio il generale Lebed? I suoi elettori sono elettori inequivocabilmente di opposizione. Potrebbe accadere che Lebed si metta d'accordo con Eltsin e li inviti a votare per lui al secondo turno, ma che il suo elettorato non lo segua affatto su questa strada. Ziuganov, che conosce bene questi elettori, perché in parte sono i suoi, ha detto ieri che «una parte dell'elettorato di Lebed (e di Zhirinovskij) confluirà automaticamente su di me al secondo turno». Quindi il prezzo di Lebed sarà molto alto, e includerà una specie di assicurazione preventiva contro i rischi. Cioè un contratto che vada a scadenza prima del secondo turno. In altri termini, bisognerà dare una dimostrazione chiara agli elettori di Aleksandr Lebed (prima ancora che a Lebed stesso) che Eltsin cambierà linea su diverse questioni: lotta alla criminalità, guerra in Cecenia, difesa degli interessi nazionali russi in campo intemazionale. Altrimenti Lebed potrebbe trovarsi presto nella situazione di chi è arrivato a toccare con un dito l'empireo per poi esserne scaraventato giù dall'ira degli elettori traditi. • [g. e]
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