Don Rabino: un servizio non una carica di potere

Don Rabino: un servizio non una carica di potere Don Rabino: un servizio non una carica di potere Don Aldo Rabino è nato a Torino nel 1939. Sacerdote salesiano, insegna nelle scuole medie superiori. E' fra i fondatori dell'Operazione Mato Grosso, ha realizzato e gestisce l'associazione assistenziale e sportiva Oasi di Maen (Ao). E' stato dirigente del Csi, di numerose società sportive, consigliere nazionale delle Pgs (Polisportive Salesiane). Nel Comitato piemontese della Figc, è stato consigliere, poi presidente del Settore Giovanile e Scolastico. Quindi è passato nel Consiglio nazionale del Settore Giovanile. Dal '72 è consigliere spirituale del Torino Calcio. 1) Posso portare idee nuove, scaturite da una lunga esperienza nel mondo dello sport, a vari livelli. Ma il mio mandato sarà a termine: sono qui per portare un servizio, non per occupare una posizione di potere. 2) Il settore giovanile è cresciuto, con incremento di squadre e praticanti malgrado la diminuzione del numero delle società. Nella Lega Dilettanti, c'è stato un netto incremento di calcio a cinque e calcio donne. 3) Dopo 12 anni di gestione Fusco è giusto cambiare. La società civile è in rapida evoluzione, deve essere così anche per i ruoli che comportano un potere decisionale, nello sport come in politica o nelle amministrazioni. 4) Fare cultura sportiva, favorendo l'aggiornamento continuo di tecnici e dirigenti che devono essere anche educatori; sviluppare il concetto di volontariato, come espressione di un'idea, e quello di servizio, a vantaggio dei giovani; favorire l'effettiva partecipazione delle società alla vita federale; agire con massima trasparenza, all'insegna del dialogo continuo e immediato; dare maggior spazio ai consiglieri «assessori» e alla Consulta; potenziare calcio a cinque, calcio femminile e staff medico; sviluppare i rapporti con gli Enti Locali; aumentare la rete dei collaboratori; eleggere i presidenti provinciali su segnalazione delle società e non del solo presidente regionale; curare i rapporti con il Settore arbitrale e con gli Enti di Promozione; incentivare i contatti con i mass-media. 5) Pierangelo Isolato vuole essere l'erede di Fusco, ma non mi pare abbia la necessaria esperienza. Non ha mai gestito una società sportiva, inoltre il suo lavoro lo tiene lontano da Torino per buona parte della settimana. Come potrà gestire il Comitato? Chi lo farà in sua assenza? (g. vib.]

Persone citate: Don Aldo Rabino, Fusco

Luoghi citati: Torino