Becker supera l'esame pronto per Wimbledon di R. A.

Tennis: contro un brillante Edberg Tennis: contro un brillante Edberg Becker supera Pesame pronto per Wimbledon Ai Queen 's la stessa finale delV88 e anche allora si impose il tedesco LONDRA. E' stato Boris Becker, con un 6-4, 7-6 (7-3), ad aggiudicarsi la sfida tra i «vecchi» re dell'erba consumata nella finale del torneo dei Queen's, dotato di un montepremi di 700 mila dollari. Stefan Edberg, nella sua ultima stagione agonistica, non è riuscito a contrastare il tennista tedesco, autore di un percorso pieno, non avendo ceduto un set agli avversari (Haggard, Stark, Rafter, Ferreira). Becker-Edberg era la finale sognata dal pubblico londinese dei Queen's, tradizionale torneo di preparazione a quello più prestigioso di Wimbledon. La stessa finale disputata otto anni fa sul campo centrale del raffinato Club di Baron's Court. Anche nel 1988 vinse Becker, allora ventenne, in tre set combattuti. Edberg si sarebbe però rifatto conquistando brillantemente Wimbledon. Ancora un dato per gli storici del tennis: con la vittoria di quest'anno, Becker festeggia l'undicesimo anniversario dal suo primo successo nel circuito Atp, ottenuto proprio sui campi in erba dei Queen's tre settimane prima della sua straordinaria conquista, a soli 17 anni, del più prestigioso torneo del Grande Slam. Neanche quest'anno Edberg è riuscito a superare il vecchio rivale Boris. Alla vigilia qualche speranza la coltivava, dopo aver eliminato Ivanisevic, Martin, Muster. Nel primo set Becker ha capitalizzato al meglio il break ottenuto nel settimo gioco, chiudendo per 6-4 in 35 minuti. Maggiori emozioni nel secondo set. Boris ha strappato il servizio a Edberg nell'undicesimo gioco, dopo aver annullato un set-point in quello precedente. Ma lo svedese ha subito strappato il servizio all'avversario, arrivando così al tie- . break. A questo punto Becker ha imposto un'accelerazione al gioco e ha raggiunto la vittoria con un netto 7-3. Durante la premiazione il tennista tedesco ha regalato, con un'eleganza d'altri tempi, un riconoscimento pubblico all'avversario: «Sei sempre stato un amico più che un avversario, e penso che tu sia il miglior ambasciatore possibile per il nostro sport». Visto lo stato di forma, Becker ed Edberg sono sicuramente in agguato per riscrivere il loro nome sull'albo d'oro di Wimbledon. [r. a.]

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