Le ambizioni e i dolori di Cesare Maldini

Le ambizioni e i dolori di Cesare Maldini UNDER 21 Il et punta al podio di Atlanta, ma non gradisce la rosa ristretta e Facchetti accompagnatore Le ambizioni e i dolori di Cesare Maldini Pagotto: non è giusto che i fuori quota ci portino via il posto VARESE. Il calcio azzurro comincia la lunga avventura olimpica nella speranza che non finisca come a Seul, dove otto anni fa la rappresentativa italiana fu eliminata malamente dallo Zambia sollevando critiche e polemiche. Se ne fa garante il tre volte campione d'Europa Under 21 Cesare Maldini che ha fatto gli onori di casa nel ritiro di Varese, ospite per alcune ore di Velasco e della Nazionale di volley che ieri sera ha sfidato la Grecia nella World League. «Andiamo ad Atlanta per cercare di vincere - assicura il et -. Non sarà facile, ma ci proviamo: daremo il massimo per arrivare almeno a una medaglia». E per garantire la massima serietà, la spedizione non alloggerà al villaggio olimpico con tutti gli altri atleti, ma sarà segregata in albergo, lontano da distrazioni. Dopo le promesse, per Maldini è già tempo di puntualizza- zioni. Il et non ha ancora digerito il fatto di poter iscrivere solo 18 giocatori, «troppo pochi per tin torneo che nella fase eliminatoria prevede tre gare ravvicinate contro Messico, Ghana e Corea nel caldo asfissiante». Inoltre, non ha ancora digerito la decisione di Matarrese di nominare Giacinto Facchetti accompagnatore ufficiale, posto vacante da oltre un anno, da quando cioè dette le dimissioni Sandro Mazzola, inglobato nei ranghi interisti. «Me ne ha parlato il presidente federale spiega Maldini - ma non c'è ancora niente di ufficiale. Vedremo». Facchetti dovrebbe aggregarsi oggi alla comitiva. Poi c'è il problema di Ametrano e Amoruso, entrambi squalificati per due turni dall'Uefa dopo la finale europea con la Spagna. Oggi i due saranno a Londra con T'avvocato federale Petroni davanti al Giury d'appel dell'Uefa per discutere il ricorso. «Chi avrà la squalifica ridotta o annullata verrà in Usa», precisa il et. Perdere Amoruso e Ametrano a Maldini spiace perché sono da lui considerati giocatori importanti. Ma allo stesso tempo gli semplificherebbe la scelta finale fissata per il 5 luglio, quando dovrà scartare anche uno dei tre portieri, molto probabilmente Pagotto, per dare spazio al fuori quota Pagliuca, con il giovane Buffon in panchina. E a Zoff che si è lamentato per la convocazione di Nesta, già impegnato con Sacchi agli Europei, replica che «Nesta non è l'unico caso. Anche l'altro laziale Chamot sta facendo le qualificazioni mondiali con l'Argentina e poi andrà alle Olimpiadi. Purtroppo, per noi non c'erano alternative. E poi il difensore ha sem¬ pre fatto parte della nostra rappresentativa». Un discorso a parte Maldini lo riserva ai fuori quota: «Li ho scelti in una rosa di sei. Mi danno molte garanzie perché sono giocatori seri che hanno una grande voglia di fare bene e hanno grossa esperienza. Comunque, non godranno di privilegi particolari. Se non saranno al massimo finiranno in panchina». E per dimostrare che non ci sono trattamenti speciali il et precisa subito che capitano sarà il solito Panucci. Ma i mugugni sui fuori quota non tardano ad arrivare. Sbotta Pagotto: «Chi sarà scartato per fare spazio a questi tre è chiaro che si sentirà amareggiato. Questo gruppo lavora insieme da due anni e si è conquistato la qualificazione olimpica. Meritava qualcosa di più». I tre incassano senza reagire, dichiarandosi tutti contenti di poter partecipare a questa av¬ ventura che non ha nulla da invidiare agli Europei. Il più emozionato è Marco Branca, che a trent'anni riesce finalmente a indossare la maglia azzurra, «visto che finora ho partecipato solo a qualche amichevole con la Under 21 di Brighenti». Ma anche Pagliuca e Crippa, che già hanno fatto parte dell'Olimpica di Seul, sono contenti. E non temono critiche speciali nel caso la spedizione dovesse fallire: «Il calcio si gioca in 11 - Crippa scopre l'America - le responsabilità sono divise tra tutti. Noi comunque garantiamo il massimo impegno. Non considerateci padri putativi o altro perché questi giovani hanno già grande esperienza internazionale. Tocca a noi integrarci nel gruppo. Non ci sentiamo declassati: appena finirà l'Europeo (forza Italia!) la ribalta sarà nostra». Nino Sorniani Replica Crippa: «Tocca a noi vecchi integrarci nel gruppo; garantiremo impegno, ma le responsabilità andranno sempre divise in undici» Cesare Maldini (nella foto) si prepara al grande appuntamento olimpico; ieri sera è stato ospite di Velasco che affrontava con la Nazionale di pallavolo la Grecia