Auto contro un albero: due morti di Massimiliano Peggio

Incidente a Racconigi alle tre di notte, gravemente ferita anche una ragazza Incidente a Racconigi alle tre di notte, gravemente ferita anche una ragazza Auto contro un albero; due morti Igiovani erano appena usciti dalla discoteca Due giovani di Carmagnola sono morti, e un'amica è rimasta gravemente ferita in un incidente stradale avvenuto la notte fra sabato e domenica alle porte di Racconigi. Altre vittime della cosiddetta «strada della morte», il tratto di statale 20 che da Cavallermaggiore porta verso Torino, e che dall'inizio dell'anno ha già provocato dodici tragedie. Hanno perso la vita uno studente universitario e un artigiano residenti a Carmagnola: Salvatore Ugo Genovese, 22 anni, via Barbaroux 36, e Marco Virano, di 24 anni, via Fumeri 91. La ferita è Elena Chicco, 23 anni, via Monviso 11 a Carmagnola: è ricoverata a Savigliano col bacino fratturato. L'incidente è avvenuto verso le tre di notte, subito dopo il curvone Rondò. I tre, a bordo di una Tipo condotta da Marco Virano, tornavano a casa dopo una serata di festa trascorsa nella discoteca «Le Cupole» di Cavallermaggiore. Avevano appuntamento con altri amici per concludere la serata in birreria, ma nell'affrontare la curva che immette sul viale di Racconigi sono usciti di strada, forse a causa di un malore o un colpo di sonno del guidatore: la Tipo ha sbandato diagonalmente, è finita contro un tiglio a sinistra della strada e si è accartocciata. Uno schianto tremendo: i due ragazzi e l'amica sono stati estratti a fatica dall'auto, e nonostante la disperata corsa in ambulanza a Savigliano, per Virano e Genovese non c'è stato nulla da fare. Sono morti prima di arrivare al pronto soccorso. Salva per miracolo, invece, Elena Chicco. Le famiglie dei due ragazzi morti ora sono distrutte dal dolore e vorrebbero un unico funerale per dire assieme addio a Marco e Sebastiano, amici inseparabili. «Ugo era un "mostro" di bravura - ripete sconvolta, la sorella -. Dopo la malattia che ha colpito nostro padre macinava esami su esami, e a otto- bre si sarebbe dovuto laureare in giurisprudenza». Voleva seguire le orme del padre Sebastiano, noto avvocato a Carmagnola. «Marco non era mai andato alle Cupole» si dispera il padre Giovanni, mentre sfoglia un album di foto del figlio. «Chissà perché ieri sera hanno deciso di andare a ballare proprio là». Virano lavorava in una carpenteria a pochi metri da casa: «Un impiego che gli piaceva molto. Si sentiva un artigiano, e non avrebbe mai voluto lavorare in una grande fabbrica». Sabato notte ha assistito ai soccorsi anche un gruppo di amici. «Li aspettavamo a Carmagnola per andare in birreria - raccontano -. Non arrivavano, siamo partiti verso Cavallermaggiore pensando di incrociarli». Invece, in lontananza, hanno visto i lampeggianti blu di ambulanze, vigili del fuoco e carabinieri. Michele Banchio Massimiliano Peggio La Tipo è uscita di strada in curva mentre il gruppo di Carmagnola tornava a casa llll&i» Le vittime Marco Virano (foto grande), artigiano e l'amico Ugo Genovese, studente: erano di Carmagnola

Persone citate: Elena Chicco, Genovese, Michele Banchio, Salvatore Ugo Genovese, Ugo Genovese, Virano