Sfida alle insidie dell'Atlantico

Vitaliano Soldini tra i favoriti della Europe 1 Parte oggi la Plymouth-Newport, regata riservata ai navigatori solitari Sfida alle insidie dell'Atlantico Vitaliano Soldini tra i favoriti della Europe 1 PLYMOUTH DAL NOSTRO INVIATO Sette italiani ed altri 50 velisti partono oggi dalla baia che ha salutato le imprese di Sir Francis Drake, corsaro ed esploratore al servizio della Corona Reale inglese. Anche i comandanti dei sofisticati velieri in vetroresina e carbonio oggi partono a caccia di gloria per la Europe 1 Star (la vecchia Ostar): dalla Gran Bretagna a Newport (Usa), 2810 miglia, sicuramente più attrezzati di Drake ma con la prospettiva di altrettanti rischi. La 1 Star è una gara per solitari, su una rotta controvento (si naviga di bolina, l'andatura più faticosa), nella fascia settentrionale dell'Atlantico dove dominano correnti contrarie, ghiacci galleggianti, tempeste e navi commerciali. La flottiglia dovrà attraversare i Banchi di Terranova, resi famosi dai racconti dei pescatori attratti dalla pescosità di quel mare, ma an- che vittime delle sue insidie. Come altre gare, anche questa è nata per effetto di un boccale di birra. Hasler e Chichester (che poi fu nominato baronetto per aver concluso il giro del mondo in solitario) cominciarono a discutere su quale delle proprie barche andasse più forte. Inevitabile la scommessa: 1/2 corona a chi arriva prima in Ameri¬ ca. Vince Chichester (aveva 58 anni) in 40 giorni, otto in meno del suo avversario. Era il 1960 e da allora, per dieci volte ogni quattro anni, la sfida si è ripetuta coinvolgendo almeno 500 velisti. La Ostar divenne un punto di arrivo per i migliori navigatori: Tabarly, Birch, Colas, Foupon, Pagot, Peyron sono alcuni degli skipper più noti. Un banco di prova anche per sperimentare nuove soluzioni tecniche che, per quanto utili, non rendono certo meno pericolosa questa gara: può prevalere la stanchezza fisica o psicologica, può rompersi l'attrezzatura, un imprevisto può compromettere la sicurezza. Ma resta un traguardo irresistibile che ha coinvolto scafi giganteschi come il Club Med di 236 piedi di Colas o minuscoli gusci come il 19 piedi di Griffon. Oggi quasi tutti, comprese tre donne, partecipano per vincere: il record da battere è di 10 giorni 9 ore 15 minuti di Poupon nel 1988. Le barche partecipanti sono suddivise in sei classi: vince chi arriva primo (18 milioni) ma c'è anche un premio per classe (15 milioni). Le categorie vanno da 50 piedi (18 metri) a 25 (7,6 metri). Gli italiani sono così suddivisi. In prima classe Vittorio Malingri su Anica Flash con cui ha già partecipato al giro del mondo in solitario senza tappe. In seconda classe, Giovanni Soldini su Telecom è tra i favoriti. Ha modificato il suo 50 piedi con cui è arrivato secondo al giro del mondo solitario a tappe e deve temere due avversari nuovi di zecca come l'inglese Goss e il tedesco Quix. Sperimenterà la tecnologia Telecom per la sicurezza e le comunicazioni e i rivoluzionari tessuti per cerate della Zegna. E ancora Simone Bianchetti (Cervia) parte favorito nella terza classe. Franco Malingri (Star Trek) corre fra i multiscafi, infine Franco Manzoli (Golfo del Tigullio), Fabrizio Tellarani (Megaptera) e Gianfranco Tortolani (Salerno) hanno buone possibilità fra gli scafi più piccoli. I sette azzurri insidiano il predominio anglo-francese che per anni hanno duellato allo spasimo. Per ora si sono dimostrati migliori i francesi, ma se fosse un italiano a riaprire la scommessa? Irene Cablati Oltre 50 barche per 2810 miglia »* A 2810 MIGLIA ^PLYMOUTH OCEANO ATLANTICO Giovanni Soldini, uno dei sene italiani in gara

Luoghi citati: Gran Bretagna, Salerno, Terranova, Usa