PIETRE E CRISTALLI A IVREA MINERALI IN PIAZZA E a Torino proseguono le mostre al Museo di Scienze Naturali

PIETRE E CRISTALLI PIETRE E CRISTALLI A IVREA MINERALI IN PIAZZA E a Torino proseguono le mostre al Museo di Scienze Naturali mette tutti i giorni sotto i piedi, da non perdere assolutamente è la mostra «Minerali in Piemonte», allestita dal Museo di Scienze Naturali, al San Giovanni Vecchio, in via Giolitti 36. Pannelli didattici e materiali espositivi (rocce, cristalli, apparecchi scientifici) permettono infatti di scoprire, nella bella esposizione curata da Roberto Compagnoni e Giorgio Peyronel, l'evoluzione geologica del Piemonte: come si sono formati rocce e terreni, quali tesori nascondono e dove è possibile trovarli. Tra l'altro, visitando la mostra, si apprende che l'Italia è al quarto posto nel mondo (dopo Stati Uniti, Russia e Germania) per il numero di specie mineralogiche scoperte sul suo territorio e che il Piemonte è al terzo posto fra le regioni italiane, dopo la Campania Scile foto in allo alenili tipi di minerali Due illustre attirano upiMissionuli e collezionisti Quella a Ivrea sahato e domenica E (ittella al Museo di Scienze Naturali di Torino e la Toscana. Per dare qualche cifra si può ricordare come le specie mineralogiche finora note siano 3600, in Italia ne sono state scoperte 188 e di queste ben 31 in Piemonte. Tra queste, molte portano i nomi di studiosi piemontesi, come la Carlosturanite, dal geologo Carlo Sturani, la Roggianite, da Aldo Roggiani, mineralista di Domodossola, la Jervisite da Guglielmo Jervis, mineralogista torinese. Accanto a «Minerali in Piemonte», sempre al Museo di Scienze Naturali è possibile visitare «Pietre figurate», una mostra a cura di Lorenzo Mariano Gallo in cui si presentano pietre e rocce che per la loro particolare struttura possono far pensare a quadri, paesaggi o persone. Ad esempio la quarzoarenite del Brasile, ha una trama non molto CERESOLE UN CORO SUI SENTIERI |Ì|lll|ì||llll;||:lllll;; ". . . :■■ . ■. Un concerto di un coro alpino su alcuni sentieri che risalgono i valloni meno conosciuti del Parco nazionale del Gran Paradiso. E' «Sentieri in coro», un incontro musicale-escursionistico ideato dall'Associazione «Amici del Gran Paradiso», in programma domenica 16 giugno a Ceresole Reale. Il coro è quello della «Rotonda» di Agliè, diretto da Fulvio Alberghino? alcuni celebri brani della formazione nata una decina d'anni fa, saranno la «colonna sonora» per la presentazione del sentiero dedicato a Renzo Videsott, il «leggendario» direttore del Parco del Gran Paradiso negli anni del dopoguerra. Un percorso che si stacca poco prima della frazione Chiapili di Sopra di Ceresole e porta all'Alpe Comba dopo un'ora e mezza di marcia. I canti accompagneranno, alle 10,30, l'inaugurazione della segnaletica realizzata dai fratelli Coppo di Cuorgnè con incisioni su legno. E' stata la guida alpina Franco Rolando a ideare il tracciato del «Sentiero Videssot»: «E' una zona eccezionale per la presenza di animali, qui le femmine di stambecco vengono per partorire i loro piccoli. E' un sentiero da affrontare con religioso silenzio». Sarà poi l'attuale direttore del Parco, Luciano Rota, a ricordare la figura di Videsott e la sua azione per salvare lo stambecco, animale-simbolo del Parco, dall'estinzione. Alle 11, il coro si sposterà di un paio di chilometri più a valle, nella frazione Chiapili di Sotto, dove sarà inaugurata la segnaletica del «Sentiero per il rifugio Jervis». «Sentieri in coro» si sposterà quindi davanti al Municipio di Ceresole, dove gli «Amici del Gran Paradiso» presenteranno la loro bacheca con la stazione meteorologica offerta dal Comune di Val d'Isère: sarà anche il momento della presentazione dell'attività dell'Associazione Lo stambecco è l'animale simbolo del (irati Paradiso