Morandi in crociera coi disabili di Stefano Mancini

«Ci dispiace ma soprawiveremo Lui? Non ci sembra che abbia sofferto molto» Con Barbara Cola Morandi in crociera coi disabili LA VALLETTA Gianni Morandi DAL NOSTRO INVIATO Morandi canta ed il pubblico si esalta, applaude, urla «Gianni, Gianni». Come tante, tantissime volte negli ultimi 30 anni. Eppure non è il solito concerto: nel salone delle feste di una nave da crociera che fa rotta su Malta il cantante ha di fronte 400 persone in carrozzella e altrettanti accompagnatori dell'Unitalsi, l'associazione che ogni anno organizza pellegrinaggi in treno a Lourdes. Lui, la star, è sceso dal piedistallo e ha cantato per due ore e mezzo assieme a Barbara Cola. Loro, i volontari che aiutano i disabili, hanno stabilito che un po' di profano non guasta al sacro: la nave, la nuovissima «Fantastica messa a disposizione dal gruppo Grimaldi, è più comoda dei logori «treni bianchi» affittati dalle FS, e il concerto, l'animazione e le serate in discoteca non nuocciono all'anima (un bel salmo diffuso da tutti gli altoparlanti della nave alle 7 del mattino rimetterà a posto le coscienze). Su tutta l'iniziativa c'è la benedizione dei vescovi della Toscana, imbarcatisi lunedì pomeriggio a Napoli con Morandi. Il concerto è la sera stessa. Ventitré brani del cantante da solo e quattro con Barbara Cola, tra cui quella «In amore» arrivato secondo a Sanremo. «Un uomo piccolo come me - dice, e poi canta, Morandi - da voi impara tantissimo e riceve il coraggio che non ha». Il suo primo incontro con i disabili fu a Lourdes due anni fa. «La frase di uno di loro mi ha colpito: "Tu guardi che cosa mi manca. Ma perché non apprezzi invece ciò che io posso avere più di te?"». Il sipario cala che sono quasi le 2 di notte. Poche ore dopo è già ora di ripartire: il cantante sbarca a Malta, promette che tornerà. Ma la vacanza a bordo continua. La felicità non è soltanto l'attimo del concerto, giurano gli ospiti della nave. Ognuno ha una storia di sofferenze con cui ha imparato a convivere. C'è Giuseppe, 27 anni, gli ultimi 10 (e quelli che verranno) trascorsi in un lettino. «Ho riscoperto la vita e la vivo con la massima intensità». Non mente, lo dicono i suoi occhi se non bastassero le parole. «Prima dell'incidente che mi ha ridotto così - aggiunge - avevo un sogno: fare una crociera. Ora l'ho coronato». Cesare è un down che aveva poca confidenza con l'acqua e ora sguazza felice in piscina. Enzo, tetraplegico, con l'unica mano che riesce a muovere manovra la sua carrozzel la e usa il computer che gli serve a comunicare. Storie d'amore nasco no, qualcuna finisce. Tonino è triste perché la sua Rosaria l'ha lasciato proprio durante la crociera. Giovedì la nave è di nuovo a Napoli. C'è tempo per una sorpresa. E per l'arcivescovo di Firenze Piovanelli: il presidente dell'Unitalsi Maurizio Scelli gli consegna la ma glia con dedica dell'attaccante della Fiorentina Batistuta. E' il simbolo della vittoria della solidarietà. Barbara Cola Stefano Mancini Gianni Morandi Barbara Cola

Persone citate: Barbara Cola, Barbara Cola Morandi, Batistuta, Gianni Morandi, Maurizio Scelli, Piovanelli

Luoghi citati: Firenze, La Valletta, Malta, Napoli, Sanremo, Toscana