«Clinica degli aborti» Tutti assoli i medici di R. Cri.

Nomade rapisce la figlia in ospedale Milano: erano accusati di 141 interruzioni oltre i 3 mesi «Clinica degli aborti» Tutti assoli: i medici MILANO. Sono stati assolti anche in appello sei medici della clinica ostetrica «Mangiagalli» di Milano, accusati di violazione della legge sull'aborto per avere praticato 141 interruzioni di maternità su ragazze, anche minorenni, e oltre i primi 90 giorni di gestazione. I fatti risalgono al periodo 1981-88. La vicenda era nata da un'ispezione disposta dall'allora ministro della Sanità Carlo Donat-Cattin, che aveva fatto sequestrare circa 3 mila cartelle relative ad altrettanti casi di pazienti della Mangiagalli. Secondo i medici, quasi tutte le donne sottoposte a interruzione di gravidanza presentavano problemi di natura psichica. In primo grado il pm Pietro Forno aveva chiesto la condanna dei sei medici imputati: Mario Buscaglia, Guglielmo Zuliani, Francesco Dam- brosio, Maria Luigia Como, Umberto Nicolini e Franco Chiara. I giudici, dopo un lunghissimo dibattimento, avevano accolto la tesi difensiva, assolvendo tutti i medici. Contro la sentenza aveva presentato appello il pubblico ministero. Oggi, dopo tre ore di camera di consiglio, i giudici d'appello hanno confermato le assoluzioni: per alcuni perché il fatto non sussiste, per altri perché il fatto non costituisce reato. Nel merito è stato assolto anche il dottor Chiara, nel frattempo deceduto. II sostituto procuratore generale Pietro De Petris aveva chiesto condanne a pene comprese fra un anno e quattro mesi e tre anni e sei mesi. L'ultima parola nella vicenda spetta ora alla procura generale che dovrà decidere se presentare ricorso alla Corte di cassazione. [r. cri.]

Luoghi citati: Milano