Il virus dell'encefalite uccide ancora
Nuovi casi anche a Pescara e Reggio Calabria, ma il ministero sdrammatizza: tutto nella norma Nuovi casi anche a Pescara e Reggio Calabria, ma il ministero sdrammatizza: tutto nella norma Il virus dell'encefalite uccide ancora Allarme a Napoli: muore una bimba, colpiti altri 8piccoli L'INCUBO EPIDEMIA ROMA. Febbre altissima, vomito, fitte lancinanti alla testa: quando è arrivata all'ospedale «Cotugno» di Napoli, le sue condizioni sono apparse subito gravissime e a nulla sono serviti i tentativi dei medici di salvarla. La bimba aveva due anni ed è morta per encefalite virale, una malattia che, dopo i casi registrati in Calabria, sta facendo tremare gli italiani. Ieri il ministero della Sanità ha dichiarato che i casi di encefalite in Italia risultano nella norma. Lo ha affermato Salvatore Squarcione, coordinatore del nucleo centrale operativo sulle encefaliti costituito dal ministro Rosy Bindi. Il ministero, all'indomani dei casi di Reggio Calabria, ha inviato alle Regioni le schede di rilevamento, che dovranno essere riempite caso per caso e rispedite al mittente, anche con segnalazioni sulle persone contagiate, sui viaggi all'estero e sui contatti avuti con terzi. La situazione, insomma, sarebbe sotto controllo. Ieri però a Pescara un bimbo di 21 mesi è stato ricoverato in stato di coma nella rianimazione dell'ospedale, persospetta encefalite virale. La direzione sanitaria ha però fatto sapere che accertamenti clinici e di laboratorio svolti a Pescara e ad Ancona non hanno confermato del tutto la diagnosi. Per questo gli esami sono stati ripetuti, i risultati si dovrebbero conoscere entro oggi. E sempre ieri una giovane donna di 20 anni, Enza Scoglio, di Reggio Calabria, è stata ricoverata all'ospedale Regina Margherita di Messina per sospetta encefalite di natura virale. La giovane è moglie di Adriano Di Pietro, 24 anni, che lavora come venditore ambulante in un box, sito nel mercato generale di Piazza del Popolo, a Reggio Calabria. E il mercato resterà chiuso per tre giorni, così ha deciso il sindaco. Ma vediamo il caso di Napoli. La diagnosi è stata fatta dai medici del «Cotugno» di Napoli dove la piccola, proveniente da Torre Annunziata, era stata accompagnata dai genitori. La morte della bambina risale a lu- nedì, ma la notizia si è diffusa ieri suscitando allarme e preoccupazione, nonostante medici e autorità sanitarie sottolineino che non vi sono nel Napoletano focolai epidemici di encefalite né si assiste ad un aumento dei ricoveri. Il timore di infezioni è però forte soprattutto a Torre Annunziata, dove la bimba rimasta vittima del male viveva con la famiglia e frequentava un asilo privato che è stato temporaneamente chiuso. Il sindaco, Francesco Cucolo, è tuttavia categorico: «La situazione è sotto controllo». E altrettanto categorico è l'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Calabro: «Non esiste un'epidemia di encefalite in Campania. Ci sono soltanto i casi che da sempre si registrano e la mortalità resta comunque molto bassa». Il principale punto di riferimento per verificare l'andamento della diffusione dell'encefalite virale è l'ospedale «Cotugno», specializzato nella cura delle malattie infettive. La diagnosi per la bimba morta il 10 giugno è stata confermata dal primario della Rianimazione, Michele Martinelli: «Era in gravi condizioni e purtroppo non c'è stato nulla da fare. I sintomi erano chiarissimi, ma non è assolutamente opportuno creare allarmismi». Al «Cotugno» negli ultimi quindici giorni sono stati infatti ricoverati otto bambini con una diagnosi di encefalite, ma per sei di essi il male ha un'origine «postesantematica», ovvero legata a complicazioni di morbillo, parotite o varicella. Altri tre bambini sono già stilla via della guarigione. [m. e] UN VIRUS SEI VOLTE LETALE 21 MAGGIO Reggio Calabria, muore una bambina di 3 anni. 3 GIUGNO a Reggio Calabria muoiono due bambini di nove anni. 9 GIUGNO a Lecce una studentessa va in coma per encefalite. Il GIUGNO a Livorno muore una ragazza di 13 anni, per encefalite fulminante derivata da una rosolia. 13 GIUGNO muore una bambina di due anni a Napoli.
Persone citate: Adriano Di Pietro, Cotugno, Enza Scoglio, Francesco Cucolo, Michele Martinelli, Raffaele Calabro, Rosy Bindi, Salvatore Squarcione
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