Un americano ritornerà sulla Luna
* I piani della Nasa Un americano ritornerà sulla Luna WASHINGTON. La Nasa, l'ente spaziale americano sorto nel 1958, sta pensando seriamente alla ripresa dei viaggi nello spazio con astronauti da inviare sulla Luna. Lo sostiene uno studio interno diffuso ieri nel quale si afferma che l'obiettivo è soprattutto quello di studiare la possibilità di sfruttare risorse minerarie del suolo lunare. Lo studio prende in esame differenti possibilità di invio, da ora fino al 2004, di astronauti sulla Luna rispettando le draconiane condizioni finanziarie imposte dall'amministratore della Nasa, Daniel Goldin, vale a dire con costi inferiori ai 150 milioni di dollari (un terzo del costo di un volo di una navetta spaziale). Secondo uno degli scenari previsti dallo studio dell'ente spaziale statunitense, l'eventuale ritorno dell'uomo sulla Luna potrebbe avvenire per tappe. In un primo tempo, un razzo potrebbe portare sul suolo lunare alcune attrezzature. Successivamente, un equipaggio di astronauti potrebbe essere inviato su una stazione orbitante internazionale che dovrebbe essere costruita alla fine degli Anni Novanta. Da lì gli astronauti potrebbero andare e venire dalla Luna. Lo studio della Nasa precisa che il nuovo programma ha come obiettivo primario l'estrazione di ossigeno dal suolo lunare. Il primo uomo a porre il piede sulla superficie lunare fu, alle 4,17 del 21 luglio 1969, Neil Armstrong, astronauta approdato sei ore prima nel Mare della Tranquillità a bordo del modulo lunare «Aquila», sganciatosi da Apollo 11. Armstrong fu raggiunto 59' più tardi dal compagno Edwin Aldrin. L'ultima missione del programma spaziale Apollo - l'Apollo 17 - aveva permesso a due astronauti americani di scendere per l'ultima volta sulla Luna tre anni dopo, nel dicembre 1972. [Ansa-Afp]
Persone citate: Armstrong, Daniel Goldin, Edwin Aldrin, Luna Washington, Neil Armstrong
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