Un giorno con il miliardario che volle comprare Ziuganov

Un giorno con il miliardario che volle comprare Ziuganov Un giorno con il miliardario che volle comprare Ziuganov COMUNISTA CAPITALISTA E CANDIDATO AMOSCA SCOLTI bene. Lo Stato deve avere un'ideologia, sennò che Stato è? E dev'essere capace di far pagare le tasse. Poi deve restituire quello che ha preso. I comunisti erano moderatamente ladri. Qualcosa restituivano sotto l'orma di servizi. Questi sono stupidi perché non restituiscono niente». Vladimir Alekseevic Bryntsalov, il miliardario della vodka e dell'industria farmaceutica, il comunista-capitalista, l'uomo che porta la pistola in tasca, colui che paragona la sua signora a un cavallo e la invita a mostrare il sedere - «il migliore del mondo, credetemi» (e lei si toglie i pantaloni e lo mostra per davvero) - davanti alle telecamere è il candidato Presidente più inquietante e divertente che possa capitare d'incontrare. Non prenderà neanche l'uno per cento, t lo sa. Resta da capire perché buttr; via milioni di dollari. «Mi piace il potere, non lo nego. E' uno sfizio che posso permettermi». Va bene, ma lei ha detto che Ziuganov è meglio di Eltsin perché almeno è un patriota. Poteva fare campagna pei' Ziuganov e contrattare un buon posto. «Bravo! E' proprio quello che gli ho proposto. Gli ho detto: Ghennadij Andreevic, io le dò un miliardo di dollari e lei mi nomina capogruppo della frazione comunista nella Duma...». Scusi, ha detto un miliardo di dollari? «Ho detto un miliardo di dollari. E lui mi ha detto di no. Peggio per lui. E poi perché dice che non vincerò? Fiodorov non ha una gamba, Elisili ha mezza mano, Javlinskij non ha neanche il cervello, lo sono a posto, in forma perfetta. Sopra e sotto la cintura». Sghignazza rumorosamente facendo oscillare la poltrona da diecimila dollari. Mi dica qualcosa del suo programma. «Legga qui, io non ho tempo da perdere. Riassumo: nel mondo ci sono stati due eminenti socialisti, Stalin e Hitler. Il primo voleva costruire il socialismo in tutto il mondo a spese del popolo russo. Il secondo voleva costruire il socialismo per il popolo tedesco a spese di tutto il mondo. Io voglio costruire il socialismo in Russia a spese del popolo russo». Come? «Siamo un Paese grande e ricco. Se le cose continueranno a andare male possiamo venderlo al resto del mondo pezzo per pezzo. Ma io costringerò gli scemi di questo Paese a diventare furbi. Per legge». Dicono che lei non paga le tasse. E' vero? «Io non ho redditi. Ha letto la targa sulla porta del mio ufficio? Io sono presidente onorario del consorzio Ferane. Il mio reddito è quello di deputato della Duma». E le sue ville in America, Spagna, Svizzera, Germania ecc., sono anche quelle della Ferane? «Che c'entra di chi sono? Ci sono e basta. Quella americana, se le interessa, sta a Red Falls, Virginia. Quattro piani, piscina. Ci vado per distrarmi ogni tanto. E per togliermi davanti mia moglie. E' tanto cara, ma mi stufa. Questo non lo scriva. Anzi, chi se ne frega. Lo scriva pure. Mia moglie non capisce l'italiano. E poi lei sicuramente scriverà male di me perché non ho pagato quel Il miliardario Vlad mir Bryntsalov vostro editore, come si chiama?...». Teti si chiama. Tira fuori dalla scrivania di noce massiccio lucidato, con telefoni colore finto noce, con soprammobili d'oro massiccio sparsi tra icone d'oro massiccio, portapenne d'oro massiccio, il libro che non ha pagato a Nicola Teti per la modica cifra di 100 mila dollari. «Guardi qui che foto. Sono io questo sgorbio? E vorrebbero che li pagassi? Non vedranno un centesimo quei cialtroni. Lo scriva pure». Ma anche il tribunale lusso le ha dato torto. «Che vengano, che vengano...». Vuol dire che li caccerà via come ha fatto con gli agenti del fisco? Con i suoi trecento armati? «Cosa vuole dire? Che io voglio fare la guerra allo Stato? Non scherziamo. Io ho una filosofia molto semplice. 1 soldi rendono felici ma non immortali. Mi tutelo e basta. In fondo Eltsin ha 70.000 uomini a sua difesa. Personale, dico. E la fa pagare ai cittadini. I miei uomini li pago io, ecco la differenza». Lei non ha mai rivelato l'entità vera del suo patrimonio, né come lo ha accumulato in così poco tempo. Può commentare? Grande, schiamazzante risata. «Anja, portami del tè con latte». Anja arriva con mia tazza che varrà a occhio e croce venti milioni. Prosegue. «I soldi si fanno in leuzio, la politica si fa gridando. I soldi sono il mio lavoro. Se non ne guadagno sono un fesso». Allora mi dica se questa triade di proposizioni filosofiche è la sua per davvero. Primo: mostra al vicino che sei meglio di lui. Secondo: i ricchi sono normali, i poveri sono dei fessi. Terzo: i soldi sono la migliore fonna d'arte. L'architettura, la musica, la pittura, la letteratura sono scemenze per i poveri. «Vedo che legge i giornali. Comunque esatto. Potrei continuare. Non le piace? La scandalizza? Allora guardi bene cosa ha fatto Eltsin in cinque anni. Ha diminuito il reddito delle famiglie russe di cinque volte. Io se divento Presidente eleverò il salario medio a 700-1000 dollari al mese. E garantirò a tutti l'assistenza medica totalmente gratuita...». Stupendo modo per fare soldi, visto che lei è quasi un monopolista dei medicinali in Russia. «Intuizione esatta, mio caro». Mi tolga un'altra curiosità. Come ha raccolto i due milioni di firme necessari per essere candidato? «Semplice. Ho 15 mila dipendenti in 14 fabbriche sparse per tutta la Russia. Ho posto a ciascuno questa domanda: mi vuoi bene? Ricevi uno stipendio che è cinque volte superiore a quello medio? Bene, allora raccogli cento firme per me. Ho anche fatto intendere che, se non le raccoglieva, era scontato che non mi voleva bene. Ha funzionato alla perfezione. Adesso il mio Partito Socialista Russo ha ventisei sezioni in Russia, e siamo in piena espansione». Mi congeda con una distratta stretta di mano. Anja entra annunciando, nell'ordine, i prossimi visitatori del megagalattico ufficio di Bryntsalov: l'ambasciatore iracheno e un deputato canadese. Giuliette Chiesa «mg m Re della vodka e dei farmaci Bryntsalov ha 15 mila dipendenti un trono in ufficio e 300 gorilla Re della vodka e dei farmaci Bryntsalov ha 15 mila dipendenti un trono in ufficio e 300 gorilla LEBED 9% ZHIRIN0VSKIJ 5% FI0D0R0V 3% Gli altri sottol'1% «mg m Il miliardario Vladimir Bryntsalov Eltsin brinda con un boccale di birra con una donna. Alla manifestazione di ieri in appoggio al Presidente e contro il terrorismo elettorale erano in duecentomila