I SOLDATI CARNEFICI di Igor Man

I SOLDATI CARNEFICI I SOLDATI CARNEFICI HASS, Priebke: che miserabile senilità. C'è una senilità pulitamente banale e c'è quella blasfema di Hass, di Priebke. Il problema non è che il vecchio boia accampi, come già fece, a Norimberga, il generale Keitel, l'attenuante degli «ordini superiori» cui era impossibile rifiutarsi, pena la fucilazione. Non tutti sono illuminati dalla grazia come Salvo D'Acquisto e, in ogni caso, lui era soltanto un giovine carabiniere consapevole d'essere «al servizio della gente». La brava gente con tre G la cui eterna fiducia nella «benemerita» è certamente un fatto di cultura. Il problema è che Hass, che Priebke non sono dei soldati, magari ahnungsloser Engel, cioè creduloni, persino bischeri, alla stregua di Keitel, dello stesso, famigerato generale Kesselring. No, essi, quei due, Hass, Priebke sono nazisti. E lo sono perché discepoli di Rosenberg, adoratori di Hitler, della sua dottrina. Codesta dottrina esalta dii Ebre, cioè il concetto dell'onore; contrappone Ebre //ih/ Plicht, onore e dovere, a Liebe linci Mitleìd: amore e compassione, «tare» dei latini calabraghe e corrotti. Sicché la Razza, Gescblecbt, sarà Igor Man CONTINUA A PAG. 2 SECONDA COLONNA

Luoghi citati: Norimberga