Squillante torna libero di Giovanni Bianconi

Erano scaduti i termini di carcerazione preventiva, l'avvocato: è stata un'inutile sofferenza Erano scaduti i termini di carcerazione preventiva, l'avvocato: è stata un'inutile sofferenza Squillante torna libero Revocati gli arresti domiciliari ROMA. Renato Squillante è tornato un uomo libero, dopo tre mesi trascorsi prima in carcere e poi agli arresti domiciliari. Ma resta indagato per corruzione, e l'inchiesta sul suo presunto ruolo di «collettore» di tangenti giudiziarie va avanti, sia nelle Procure di Milano e Perugia, sia al Csm. Ieri l'organo di autogoverno dei giudici ha interrogato altri due magistrati «inciampati» nella vicenda dell'ex capo dei gip romani, i sostituti procuratori Francesco Misiani e Antonino Vinci. Nei loro confronti la prima commissione del Consiglio ha avviato la procedura del trasferimento d'ufficio per «incompatibilità ambientale», e i due accusati di vicende del tutto diverse tra loro - si sono difesi giustificando in vari modi i propri comportamenti. L'ordinanza con cui il gip di Milano ha «scarcerato» Squillante e il sue co-indagato Attilio Pacifico (che però rimane in prigione per l'altra inchiesta che lo vede coinvolto, la maxi-tangente per il presunto «aggiustamento» del processo Imi-Sir) è arrivata ieri mattina ed è stata notificata nell'abitazione dell'ex giudice, il quale comunque non è ancora uscito di casa. Solo la moglie s'è fatta vedere e ha risposto al telefono per dire che il marito non intende parlare coi giornalisti. Mentre i suoi difensori commentano con freddezza la decisione del gip, resa automatica al termine dei tre mesi previsti. «Prendo semplicemente atto che sono scaduti i termini della cu stodia», dice l'avvocato romano Oreste Flamminii Minuto. E il milanese Pecorella aggiunge: «Credo che i tre mesi di detenzione siano stati un'inutile sofferenza, in questo periodo non si è andati alla ricerca di altri ele¬ menti di prova». In realtà proprio durante i tre mesi, da una costola dell'inchiesta Squillante è nata quella sul processo Imi-Sir, per la quale è ancora detenuto l'avvocato Pacifico. E il suo avvocato, Franco Patanè, annuncia: «La mia battaglia procedurale comincia oggi, contro gli ordini di carcerazione a grappolo». Ieri Squillante è stato visitato dal medico curante, che adesso può ordinare gli esami e le analisi necessarie allo stato di salute «comunque non buono» dell'ex magistrato, dimessosi dal suo ruolo di giudice all'indomani dell'arresto. Rimangono in carica, invece, i suoi colleghi travolti dall'inchiesta Squillante. In attesa di ascoltare domani il procuratore di Roma Coirò, la prima commissione ha interrogato il pm Vinci e, subito dopo, il pm Misiani. Il quale s'è difeso dall'accusa di (rfavoreggiamento» di Squillante contestatagli dal pool di Mani pulite, riversata poi al Csm. Misiani ha spiegato che chiese informazioni al pm di Mani pulite Francesco Greco su un'inchiesta (quella milanese riguardante l'ex capo dei gip) di cui parlava l'intero palazzo di giustizia romano; che fra i due c'era un rapporto di amicizia, e che a nessun altro deìpool avrebbe fatto quelle domande; che probabilmente l'altro suo amico, Squillante, ha tentato di strumentalizzarlo «cercando aperture di credito a sinistra». Misiani ha chiesto al Csm di svolgere alcune attività istruttorie per accertare meglio i fatti. Vinci invece è coinvolto dalle dichiarazioni di Stefania Ariosto sul «viaggio americano» al seguito di Craxi. Il magistrato ha detto che, appena si rese conto che le spese non erano pagate dal Niaf come aveva creduto, provvide lui stesso a staccare gli assegni per pagare biglietti aerei e alberghi. E ha negato frequentazioni con l'ex ministro Previti. Al Csm Vinci ha consegnato gli estratti conto per dimostrare i pagamenti, ma le sue «grane» non finiscono con l'America. Il pm è sotto inchiesta a Perugia per altre 4 vicende che, secondo l'accusa mossa dal Consiglio, potrebbero riflettersi negativamente sulla sua immagine e ere- dibilità negli uffici giudiziari romani. Si tratta di alcune inchieste condotte da Vinci, sulle quali ci sarebbero delle «ombre». Il pm ha ribadito la sua correttezza consegnando alcuni documenti, tra cui la richiesta di archiviazione fatta dalla Procura di Perugia, respinta però dal gip che ha ordinato nuove indagini. Giovanni Bianconi Renato Squillante ex capo dei gip di Roma

Luoghi citati: America, Milano, Perugia, Roma