Violante «Metà del pil è clandestino» di V. Cor.

Violante Violante «Metà del pil è clandestino» MILANO. «Tra prelievo fiscale e servizi che lo Stato dà ai cittadini c'è indubbiamente un'enorme sproporzione, ma è altrettanto vero che la metà del prodotto interno lordo sfugge a qualsasi tipo di tassazione», a parlare è il presidente della Camera, Luciano Violante, che approfitta della sua prima visita ufficiale alla Guardia di Finanza per parlare di Fisco. Cosi Violante, dal comando operativo di Milano delle «Fiamme gialle» spiega: «La protesta fiscale nel Nord Italia e dovuta allo scarto molto grande fra i tributi che i cittadini versano allo Stato in questa parte del Paese e la quantità di servizi che lo Stato rende». Insomma, molte tasse e pochi servizi. Quindi? «Bisogna aumentare quantità e qualità di questi servizi - prosegue il presidente della Camera -, operare un fortissimo decentramento prima ancora di arrivare al federalismo. Questo perché il decentramento si può fare subito, mentre per il federalismo ci vuole più tempo». Violante ha anche ricordato che in Italia ci sono 150 mila leggi, contro le 10 mila che costituiscono lo standard fiscale europeo, cioè l'obiettivo da raggiungere. Semplificazione amministrativa e legislativa, riduzione del numero dei tributi e garanzia di servizi ai cittadini che li paga-" no sono infatti traguardi che uno Stato moderno deve porsi. «Il Parlamento - garantisce Violante - di fronte a proposte del governo e di singole parti politiche affronterà rapidamente ogni ostacolo su questa strada». E già ieri si è tenuta una conferenza dei capigruppo di Camera e Senato, per avviare l'impostazione della riforma federalista dello Stato. Poi un commento alle manifestazioni in Veneto contro i finanzieri: «La Guardia di Finanza - fa presente il presidente della Camera - è un'istituzione di frontiera, che si trova alle spalle uno Stato per tanti aspetti vecchio nelle sue leggi e nei suoi provvedimenti, e dall'altra parte un cittadino che paga i costi di i questa vecchiezza. Credo quindi | che sia sbagliato prendersela con le Fiamme gialle: questo è I un richiamo a chi ha responsabilità politiche per affrontare al più presto lo snellimento amministrativo e legislativo». Ed ecco perché per il primo incontro con i Finanzieri Violante ha scelto Milano: «Potevo andare in qualunque posto - dice - ma a Milano la Guardia di Finanza si è trovata coinvolta in vicende sgradevoli, reagendo però con tutto l'ottimismo e il senso dello Stato necessari. Per questo - ha concluso Violante- mi è sembrato giusto venire qui. E anche perché è giusto che chi rischia quotidianamente per fare il suo lavoro abbia una visita delle istituzioni», [v. cor.]

Persone citate: Cosi Violante, Luciano Violante

Luoghi citati: Italia, Milano, Nord Italia, Veneto