Il caricaturista Colmo e i disegni dell'ironia di A. Mi.

Il caricaturista Colmo e i disegni dell'ironia Un «Omaggio a Golia» alla Famija Turinèisa Il caricaturista Colmo e i disegni dell'ironia Un personaggio dell'arte torinese. Oggi, alle ore 18, si inaugura nel salone turchese della Famija Turinèisa, in via Po 43, la mostra Omaggio a Golia, coordinata da Francesco De Caria e Alberto Fiore, con la collaborazione di Donatella Taverna (sino al 10 luglio). Suddivisa nelle sedi espositive della «Famija», della Biblioteca Nazionale e del Teatro Regio, questa rassegna consente di ripercorrere l'ampio e diversificato impegno dell'artista e illustratore satirico che nel 1914, con Nino Caimi, fondò la rivista «Numero», a cui aderirono Gozzano, Dudovich, Boetto, Ragazzoni e Carlin. Nato a Torino nel 1885, dove è morto nel 1967, Golia, il cui vero nome era Eugenio Colmo, ha frequentato la Facoltà di Legge e, a pochi esami dal termine, decise di dedicarsi interamente ai disegni caricaturali. Dopo la Prima Guerra Mondia¬ le, si dedicò alla ceramica, mentre nel 1925 partecipò alla Mostra Internazionale delle Arti Decorative di Parigi. Fratello di Giovanni Colmo, delicato paesaggista di scuola piemontese, Golia realizzò una vasta produzione nel campo della grafica e del manifesto pubblicitario, tanto che il critico d'arte della «Gazzetta del Popolo», Emilio Zanzi, parlò di «gusto italiano» riferendosi ai suoi lavori. Per questa occasione, sono esposti gli aspetti più significativi della sua esperienza: dai ritratti alle caricature, dalle donne orientali ai fiori, dalle cartoline ai menù, sino alle bambole e ai soggetti teatrali. Fra le illustrazioni si ricordano «I grandi viaggiatori» per la Utet, «E' arrivato un bastimento» per le edizioni Einaudi e «Abecedario di guerra» per Lattes, «Apparizioni del viandante», Mondadori. [a. mi.]

Luoghi citati: Parigi, Torino