Francia primo assaggio di champagne

Un bel primo tempo e poi qualche sofferenza contro la Romania dell'eterno Hagi GIRONE B Un bel primo tempo e poi qualche sofferenza contro la Romania dell'eterno Hagi Francia, primo assaggio di champagne Dugarry si presenta alMilan con un gol pesante NEWCASTLE DAL NOSTRO INVIATO Adesso abbiamo capito perchè la Francia fa scuola. O noi, importando transalpini in massa, abbiamo contribuito a far scuola alla Francia. Quella transalpina che supera 1-0 la Romania è la classica squadra che piace ad allenatori come Sacchi e Lippi. Spettacolo solo a tratti ma in compenso tanta concretezza, schemi perfetti, reparti corti, ripartenze brucianti. La Romania lotta ma ne esce con le ossa rotte più di quanto non dica il risultato. Non basta Hagi a ripetere le miracolose cavalcate di Usa '94. Da una parte tanti ex-italiani, Lacatus e Hagi, Petrescu e Raducioiu; dall'altra una lussuosa vetrina di attuali e prossimi protagonisti del nostro campionato. Oltre a Deschamps, Desailly e Karembeu, già affermati campioni di ottimo spessore tecnico, ecco il futuro parmigiano Thuram che spodesta nel ruolo di terzino destro Angioma, passato dal Toro all'Inter, ecco lo juventino Zidane sistemarsi al fianco di capitan Didier per formare il fulcro del centrocampo. Ed ecco soprattutto Djorkaeff e Dugarry, mente e braccio dei blu. Con tutto questo ben di Dio si capisce perchè il et transalpino Jacquet abbia rinunciato senza ripensamenti a Cantona, Papin e Ginola, tutti e tre per vari motivi sogni proibiti o infranti del nostro torneo. La combinazione che manda in gol la Francia poco dopo la metà del primo tempo sarà improponibile da luglio in poi. Il neo interista Djorkaeff, piede raffinato e cervello più veloce di un computer, vede il neo milanista Dugarry scattare verso l'area. Mihali, che ha perso palla qualche secondo prima, si pianta a mezz'aria in affannoso recupero (e toglie il tempo a Belodedici) mentre il neo rossonero sale lassù e tocca. Prima che la palla oltrepassi le mani di Stelea, uscito in netto ritardo e, quindi, a sproposito, c'è pure il tocco della nuca di Mihali. Ma il merito va all'ex girondin che chiuse le porte al Milan in Uefa ma si visto è al contempo spalancare quelle di casa Berlusconi. Fino alla rete i francesi, a dire il vero, erano sembrati meno intraprendenti della Romania, più veloce nelle incursioni di Lacatus (palla alta di poco al 5') e nelle conclusioni di Hagi: bella la parata a terra di Lama al 20' su calcio franco del 10 romeno. Come il bulgaro Stoichkov, quando sente aria di grandi avvenimenti, pure Hagi si trasforma in un irresistibile folletto. Anche dopo la rete della Francia è ancora il fantasista dell'Est a impegnare Lama (28') e a cercare con più assiduità il pari. Deschamps, che passa con coraggio dalla fase di interdizione proprio nella zona di Hagi a quella di costruzione della manovra, al 37' si trova sul piede un pallone d'oro servitogli dal solito Djorkaeff: la coordinazione di capitan Didier è perfetta, pochi centimetri di effetto strozzano in gola al centrocampista juventino l'urlo di gioia per quello che sarebbe stato davvero un eurogol. Qualche dubbio desta la prestazione di Zidane e Thuram. Il 24enne Zinedine tutto è meno che il 10 che pure porta sulla maglia. Ha un unico pregio e per Lippi può essere il fatto fondamentale: si applica come un ossesso nella pratica del pressing. Ma se deve impostare, è meno lineare di Sousa, meno preciso di Deschamps. Thuram inve¬ ce appare fuori posizione, ma tant'è, in mezzo alla difesa Jacquet gli preferisce, giustamente, 2 carro armato Desailly e l'esperto Blanc (ex Napoli, sotto il Vesuvio qualcuno lo snobbò troppo in fretta). La Romania, persi per strada (sostituiti dal maresciallo, anzi generale Iordanescu) Lacatus e Raducioiu, confida in Hagi. Ma Lama fa sempre buona guardia (21' st punizione sinistra di Gheorghe). Zidane che, con l'ingresso di Loko, avanza di qualche metro, brucia le mani a Stelea su calcio piazzato e sfiora con un'acrobazia andata a vuoto il possibile raddoppio. Jacquet lo toglie quando sembra scoccare il suo momento, ma con Roche in difesa e Desailly appena davanti, Jacquet salvaguarda l'importante successo dagli ultimi tentativi di Ilie e Moldovan. [fra. bad.] ROMANIA [4-4-2] STELEA 5 PETRESCU 6 (33' st RLIPESCU) sv BELODEDICI 5,5 MIHALI 5 SELYMES 5,5 POPESCU 6 LUPESCU 6 HAGI 7 MUNTEANU 6 LACATUS 5,5 (11'stlLIE) 6 RADUCIOIU 5 (1'stMOLDOVAN) 6 All.: IORDANESCU 6 0 FRANCIA [4-4-2] LAMA 7 THURAM 6 BLANC 6.5 DESAILLY 7 Dl MECO 6 (23' st LIZARAZU) sv KAREMBEU 6 DESCHAMPS 6,5 ZIDANE 6 (35' st ROCHE) sv GUERIN 6 DJORKAEFF 7 DUGARRY 6.5 (23' st LOKO) sv All.: JACQUET 6,5 1 Arbitro: KRUG (GERMANIA) 6,5 Reti: 24' pt. Dugarry. Ammoniti: Di Meco, Mihali, Selymes, Mie. Spettatori: 20 mila circa li neo milanista Dugarry autore del primo gol francese agli Europei