Tifo Croazia firmato Pelé

Sport Debuttano contro la Turchia i biancorossi, «brasiliani d'Europa» e grandi favoriti della Perla Nera fife Croazia, firmato Pelé Sfogo di Boksic Zeman mi massacrava NOTTINGHAM DAL NOSTRO INVIATO Li hanno cancellati dall'Europeo in Svezia. Si ritrovano, più compatti di prima, attorno a una bandiera che ha conosciuto gli orrori di una spietata guerra civile. Quattro anni fa hanno perso senza neppure partecipare. Oggi vogliono vincere spinti da uno spirito nazionalistico che non ha eguali fra i team di England '96. Li hanno definiti i «brasiliani d'Europa» e persino Pelé li indica come i favoriti al successo finale. Sono Suker e Prosinecki, Boksic e Boban, nonché Jarni. Nel '92 erano mischiati ai serbi e ai montenegrini, a Jugovic e a Savicevic, ma già si sparava e l'Uefa fu inflessibile, li lasciò tutti a casa. Oggi sono gli ambasciatori del patriottismo croato. Hanno vinto il girone di qualificazione umiliando l'Italia a Palermo. Dopo l'1-l fra Danimarca e Portogallo possono dare una svolta al gruppo D eliminatorio facendo un sol boccone dei turchi. Le premesse per l'impresa non mancano. Orgoglio e passione trascinano questo gruppo di grandi talenti che vanta un'esperienza internazionale di altissimo livello. «Sono dei cavalli pazzi ma metterli insieme e vederli giocare è sempre un'operazione affascinante» sostiene il loro guru, quel Blazevic passato per tormentate vicende da quel di Marsiglia. Rinnegano che, così forti in attacco, possano avere problemi in difesa, Boban garantisce sulla tenuta di Bilie, Jerkan, sulla spinta di Stimac e Jarni. Davor Suker, il 28enne attaccante che segnò due reti agli az¬ zurri a Palermo, ritiene un ulteriore fiore all'occhiello il passaggio di Boksic dalla Lazio alla Juve: «Lui sarà il bomber degli Europei, siamo la squadra più forte che sia mai stata messa insieme. Pensate, Boksic in bianconero, Boban nel Milan, Prosinecki a Barcellona e io a Madrid. Chi ha in nazionale quattro giocatori nei quattro club più prestigiosi del continente? Anche per questo i nostri connazionali si attendono molto da noi. Ma io dico che dobbiamo cominciare senza sbandamenti, la prima partita è la più importante, prendere tre punti dopo il pari di Danimarca e Portogallo sarebbe un bel passo verso la fase finale. Vincere l'Europeo? Ci penso ma per me l'Italia, sì proprio l'Italia, resta la favorita». Suker è il miglior attaccante (per media reti-partite disputate) che si presenta al nastri di partenza dell'Europeo. Ha siglato 18 gol in 19 gare. «E 17 in questa stagione al Siviglia, annoto tutti i dati statistici che mi riguardano su un diario, ci tengo ad essere aggiornato». Anche se il capitano è Boban sarà Suker l'uomo-immagine della Croazia. Davor ha studiato l'inglese per poter dialogare meglio con i media. E, mentre Boban è il «politico» del team («Saremo anche nazionalisti noi croati ma voi italiani ad esempio state esagerando nel senso opposto»), Suker ha compiti di sindacalista: «Sì, perché va bene lo spirito patriottico, ma anche i quattrini contano e noi stiamo lottando per far quadrare il discorso dei premi». Se sul piano individuale non dovrebbe esserci match, per quanto riguarda l'organizzazione i turchi non sono da meno. «Se vinceremo questo match d'esordio l'Inghilterra conoscerà l'invasione dei tifosi turchi» sostiene il capitano Cetin Oguz. Il grimaldello della squadra allenata da Fatih Terim dovrebbe essere quel Sukur Hakan che, conosciuto in patria come il «toro del Bosforo» non ha saputo diventare il «toro del Torino». Dopo alcuni giorni passati a sfuggire ai media, ieri l'ex granata ha spiegato: «Sono qui per dimenticare la sfortunata parentesi in Italia. Mi hanno costretto a venire al Toro quando non volevo e mi hanno fatto tornare in patria quando mi ero deciso a restare. Adesso sogno un posto nel campionato inglese». Pare che proprio il Nottingham Forest, sul cui campo si gioca stasera, sia interessato ad Hakan. Ma il turco è il passato del Toro mentre sull'altro fronte c'è Boksic, il futuro della Juve. E l'ex laziale afferma: «Voglio fare grandi cose qui per presentarmi a Torino con le credenziali giuste. Ho lasciato Cragnotti sereno. Potevo aspettare un anno, mettermi all'asta e incassare un sacco di miliardi. Non l'ho fatto per una questione morale. Se Cragnotti non mi avesse ceduto ero disposto a rinnovare il contratto per quattro anni pur di non fargli perdere soldi. Dopo quanto ha fatto per me». Poi spiega i suoi rapporti con Zeman: «Il suo è un calcio fantastico ma mi ha massacrato, quattro stiramenti: non si rende conto che tutti i giocatori non sono uguali». Boksic non si illuda: con il marine Ventrone, alla corte di Lippi capirà che il peggio forse deve ancora venire. Franco Badolato RAI3 e TMC ore 20,30| A DISPOSIZIONE: Turchia: 1 Adnan; 4 Vedati 6 Ertugrul; 7 Harni; 11 Ortian; 12 Famk;13 Rahim; 14 Saffet; 15 Tayfun; 16 Sergen; 21 Sanver. - Croazia: 12 Mrmic; 2 Jurcevic;14 Soldof 15 Pavlicic; 16 Mladenovic; 17 Parmic; 18 Brajkovic; 19 Vlaovic; 20 Simic; 21 Cvitanovic; 22 Gabrio. Inizio ore 19,30 locali a Nottingham il neo juventino Boksic sarà il capocannoniere degli Europei, parola di Suker