Vite di donne per la fede

Testimoni della Chiesa ignota Testimoni della Chiesa ignota Vite di donne per la fede Ni ON disperate, uomini: Cristo si degnò di essere un uomo. Non disperate donne: Cristo si degnò di na—I scere da una donna. Alla salvezza contribuiscono entrambi i sessi: sia ben accetto quello maschile, sia ben accetto quello femminile. Nella fede non c'è né uomo né donna». Così Sant'Agostino, con la sua abilità oratoria, con questa sua sublimità a volte un poco gigionesca, cancellava, nella fede, la disparità tra uomo e donna. Prima ancora di lui, San Paolo fondeva l'identità maschile e femminile in Cristo: «Non c'è greco o giudeo, schiavo o libero, uomo o donna, ma tutto e in tutti è Cristo». Sembrava aprirsi, dunque, per le donne, una buona stagione nella storia della Chiesa e di una società cristiana. Nell'Alto Medioevo, ci furono badesse, come Ilda di Streaneshalch, in Inghilterra, che dirigevano doppi monasteri, maschili e femminili; nell'età feudale, quali sovrane delle grandi abbazie, partecipavano alle diete imperiali in Germania; così anche più tardi, dal Quattrocento fino al Settecento, le badesse di Fontevraud, in Francia, avevano giurisdizione su monaci e monache e trattavano con i papi le loro Costituzioni. Poi le donne vennero ricacciate man mano nell'ombra. Nella Chiesa, la loro importanza sembrò essere relegata soltanto nell'ambito della perfezione personale. Il loro compito parve quello di esprimere una santità di umiltà e di nascondimento. Se per le donne si dava un'esaltazione, questa era per la loro obbedienza e sottomissione. Non è che fossero soltanto mah della Chiesa. A Parigi, alla fine del Cinquecento, il Parlamento proibì alla donna tutte le funzioni nello Stato. Il Codice napoleonico, che ebbe notevole influenza anche fuori della Francia, le tolse perfino la gestione dei suoi stessi beni e ne decretò l'incapacità giuridica. Che le cose non siano ancora oggi perfette, lo dimostrerebbe l'esito delle ultimissime elezioni in Italia, con il taglio in Parlamento di quasi un terzo delle donne. In quanto alla Chiesa, in essa non si è forse mai parlato tanto delle donne, per esaltarle, per lodarle, da quando papa Wojtyla ha dedicato loro, per la prima volta nella storia del papato, un'encichca, Mulieris dignitatem, nella quale proclama il «genio femminile» e costituisce la donna, per la sua capacità di tenerezza, «custode» e salvaguardia della «sensibilità umana» in questo mondo duro e indifferente. Dietro la scia di Wojtyla, l'onda femminile sta investendo la Chiesa sul piano dei mass-media e dell'editoria. Uno dei nuovi titoli più espliciti è Quando la Chiesa è donna. Storie di fede al femminile, di Marta Bellini e Giuseppe De Carli (Sperling & Kupfer editori), un libro che spazia sul piano storico e teologico dai primi tempi del cristianesimo fino alla cronaca recente della Conferenza di Pechino. La singolarità del volume, tuttavia, non è tanto in questo panorama culturale quanto piuttosto nell'aver chiamato a proporre la propria testimonianza cristiana non solo qualche personaggio femminile di grido, ma donne semplici del Popolo di Dio, donne quotidiane, come una madre di famiglia, una suora dei carcerati, un'attrice di teatro... E' stato notato che, da qualche tempo, è invalso un modo di scrivere di storia che si discosta dai grandi eventi e dai grandi uomini per lasciare spazio alle storie mi nori e locali. Anche la gente dei mass-media sente forse il bisogno, almeno nei libri, di andare a inve stigare nella normale quotidianità della vita, di avviarsi alla scoperta della semplicità, una realtà che, per le finalità spettacolari della natura della nostra informazione, rimane sempre fuori dalle pagine dei giornali. Ed ecco che anche dalla Svizze ra, il Paese gelido del denaro, arri va un libro di un giornalista, Giuseppe Zois, La notte dei girasoli (Editore Gribaudi), che va in cerca di testimonianze («Abbiamo la na tura dei girasoli, chiamati alla luce...») di uomini e donne comuni che hanno affrontato la dura fatica di riscoprire la vita dopo la soffe renza. Domenico Del Rio

Persone citate: Domenico Del Rio, Giuseppe De Carli, Giuseppe Zois, Gribaudi, Kupfer, Marta Bellini, Wojtyla

Luoghi citati: Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Parigi, Pechino, San Paolo