FRA BARONI E PESTILENZE

FRA BARONI E PESTILENZE FRA BARONI E PESTILENZE I L primato della disoccupazione in Italia spetta dunque al comune di Santa Margherita Belice. Senti quel nome, e subito ti riecheggiano i temi, le frasi dell'ineludibile Gattopardo, ti riappare il fantasma di quel disincantato e disperato Principone che in Santa Margherita aveva feudo, potere e il fastoso palazzo, nelle cui dorate stanze trovavano rifugio i re Borboni scappati da Napoli per la rivoluzione giacobina (scappano sempre questi re nei momenti difficili). In risposta alla clamorosa eco del caso Gattopardo, Danilo Dolci scelse nel '60 proprio Palma come sede emblematica di un convegno internazionale sulle aree depresse d'Europa. Non è dunque nuova ai tristi primati la valle del Belice, che il terremoto poi del '68 ancor più deprimerà, consegnerà, oltre che alla can¬ cellazione d'ogni memoria, a una immobile marginalità. La storia economica della Sicilia appare in una inedita verità: una regione che non decade, dopo lo splendore arabo, normanno e svevo, lentamente e inesorabilmente fino ai nostri giorni, ma che è dinamica, produttiva, affluente fino al Seicento. E ci convince senz'altro questa tesi del professor Epstein, avendone già avuto avvisaglie nella lettura del Mediterraneo di Braudel, di altri storici siciliani. Una Sicilia che decade per l'anarchia, le congiure dei baroni, le siccità e le pesti, i ribellismi, e la carenza di strade, l'impraticabilità di porti e caricatori, per una maggiore intraprendenza e modernità infine di forze economiche d'altri Paesi. Vincenzo Consolo

Persone citate: Borboni, Braudel, Danilo Dolci, Epstein, Vincenzo Consolo

Luoghi citati: Europa, Italia, Napoli, Sicilia