«La Russia? Un Titanic»

«La Russici? Un litanie «La Russici? Un litanie » L'oculista Fiodorov: vorrei salvarla I CANDIDATI E I PROGRAMMI SMOSCA VIATOSLAV Fiodorov, «uomo della concretezza». La sua campagna elettorale l'ha guidata da questo ufficio che è più vicino a quello di un artista, di un collezionista di souvenir da tutto il mondo, che a quello di un medico, accademico, imprenditore di successo, miliardario. Alle sue spalle una bandiera rossa di seta, con la testa di Lenin e la scritta fatidica: «Proletari di tutto il mondo eccetera». Ma che c'entra, mi scusi? Che c'entra con quei 30 monitor dai quali può guardare in tutte le sale operatorie, dentro gli occhi che i suoi trenta chirurghi simultaneamente operano? Sviatoslav Nikolaevic sorride impugnando un aggeggio per fortificare i muscoli della mano. Alle pareti foto della bella moglie, e di lui a cavallo. Nessuno si accorgerebbe che l'oftalmologo Fiodorov, candidato presidente, ha una gamba sola. «C'entra, c'entra. Io penso che i mezzi di produzione non debbano essere strumenti di sfruttamento e di dominio politico. Lei penserà che io sto citando Marx. Niente affatto...». Estrae da un cassetto un volantino-lenzuolo con due citazioni, una, la sua, l'altra del Papa di Roma. Legge ad alta voce: «L'uomo lavoratore non è semplicemente uno strumento della produzione, è anche individualità che ha priorità in tutto il processo produttivo sul capitale che in esso è stato impiegato». Non gli daresti i suoi 67 anni. «Vuole sapere la mia formula? Eccola: R = L moltiplicato Q, diviso F. Spiego. R vuol dire ricchezza del Paese. Uguale L, lavoro, moltiplicato per Q, qualità del lavoro, diviso per F, cioè numero dei fannulloni che esistono in un Paese». Sorride soddisfatto. «Io sono una specie di Chagall, nel mio campo un artista. E un credente. Credo nella perfezione del lavoro, credo nell'uomo, nelle sue capacità». Ma perché si è candidato? Perché non ha cercato di allearsi con altri? Come può sperare di vincere contro Eltsin? «Gli altri non avevano idee costruttive. A me il potere non interessa, volevo far circolare l'idea e credo di esserci riuscito. Gorbaciov ha idee simili alle mie, ma voleva fare da solo. Javlinskij è La mia foruguale LaQualità di un ragazzo che non ha mai fatto niente di concreto e che vede solo un capitalismo dal volto umano. E' già qualcosa ma non la penso così. E poi io penso che la Russia è diventata una specie di Titanic che sta affondando. Non potevo restare con le mani in mano di fronte al disastro. Almeno una testimonianza. Non tutti possono farlo, io potevo, e l'ho fatto». Affondando? Il mondo pensa che le cose stiano andando bene in Russia. «Stupidaggini. Il prodotto interno lordo della Russia è oggi di circa 385 miliardi di dollari. Meno della California. E scendiamo ancora. Perdiamo due miliardi di dollari al mese e abbiamo prodotto nel 1995 il 5% in meno del 1994. Prima perdevamo il 20% l'anno. Adesso la perdita decresce, ma solo perché siamo vicino al fondo» Qual è il suo modello? «Semplice: azionariato popolare di massa, creazione di una classe estesa di proprietari. La base della democrazia è composta di questi strati che pagano tasse ragionevoli. Invece qui abbiamo creato una classe di distributori: piccolissima, 1,5%. E una enorme massa di salariati in condizione di totale assoggettamento. Eltsin è il rappresentante dei primi. Troppo pochi e troppo avidi per produrre stabilità. Per questo affondiamo. Perché paghiamo un litro di acqua minerale francese tanto quanto un contadino russo impiega per produrre 42 litri di latte». Lei ha parlato con Eltsin. Cosa vi siete detti? Le ha pro- messo qualche posto nel governo in cambio del suo abbandono? «Più o meno. Mi ha detto che era pronto a governare insieme a noi, a me, Javlinskij, Lebed. Io gli ho risposto che volevo parlare di contenuti del governo futuro. Ma lui ha staccato la spina. Non ci sente. Lui ha in testa solo le sue alchimie, i suoi complotti. Lui ha bisogno di avere dei nemici con- tro i quali combattere. La rissa è la sua unica attività, quella che riempie la sua vita». Eppure tutta la stampa lo appoggia, arriva Maja Plisetskaja, Rostropovic fa la campagna elettorale per lui, i democratici voteranno per lui... «Peccato, vivono tutti in uno stato di ipnosi grave. Quando si sveglieranno sarà un brutto risveglio». Per lei è già stato un brutto risveglio. Dicono che le sue sale operatorie sono ferme perché il ministero delle Finanze non paga più. «Ferme del tutto non è vero. Oggi abbiamo operato 36 pazienti. I casi urgenti e i bambini. Certo, potremmo fare dieci volte tanto. Il mmistero delle Finanze ha dato disposizione di non pagare le operazioni che sono garantite dall'assicurazione sanitaria obbligatoria. Ovviamente, un pretesto per punirmi. Perché mi sono candida¬ to. Mi devono 15 miliardi di rubli, circa 5 rnilioni di dollari. Ma non affonderemo. Troverò altre fonti di finanziamento. Comunque è vero che la situazione è diventata difficile. Mi colpiscono perché produco disordine nel loro mondo di estrattori di petrolio e importatori-esportatori. Lei capisce che siamo governati da gente che non sa produrre nulla. Viviamo in uno strano casinò, dove il croupier prende tutto e i giocatori sono schiavi che puntano senza speranza». Azzardi una previsione: chi vincerà? «Vince Eltsin, probabilmente al elezioni otesta uardare» primo turno». Ma corrisponde a quello che lei conosce del Paese? «Non corrisponde affatto. Vuol dire che si è messo d'accordo con la Commissione elettorale centrale. Se qualcuno protesterà sarà represso senza esitazioni. Il mondo starà a guardare, magari con un po' di disgusto, ma lascerà fare». Immaginiamo che ci sia un secondo turno. Lei esce dal primo turno con quanti voti? «Penso che prenderò il 7-8%. Sarei soddisfatto cos'i». E cosa dirà ai suoi elettori? Di votare per Ziuganov o per Eltsin? «La decisione è chiara. Farò appello a votare contro entrambi» Giuliette Chiesa A centro pagina Sviatoslav Nikolaevic Fiodorov, il chirurgo oftalmico di fama mondiale candidato alle elezioni presidenziali russe, e nella foto grande una sala operatoria in una delle sue cliniche [FOTO EPA-AFP] «Il potere non m'interessa, voglio soltanto far circolare le mie idee» «Credo capacità di nell'uomo e nelle sue costruire e produrre» La mia formula? Ricchezza uguale Lavoro moltiplicato per Qualità diviso per i Fannulloni «Eltsin barerà a queste elezioni e reprimerà qualsiasi protesta Ma Ù mondo resterà a guardare»

Luoghi citati: California, Roma, Russia