Perugini-Biaggi che coppia di Fora Viola

33 Nel Gran Premio di Francia a Le Castellet un ritorno e una conferma per l'Italmoto Perugini-Biaggi, che coppia Nuovo trionfo Aprilia nelle 125 e 250 LE CASTELLET. Ancora un doppio successo italiano nel motomondiale. Il merito, questa volta, oltre al solito Max Biaggi, bravo come sempre (e per il quale ormai qualsiasi aggettivo è del tutto superfluo)? va anche a Stefano Perugini. Il giovane pilota di Sutri ieri è finalmente tornato al successo sulla pista di Le Castellet nel G.P.di Francia, dopo il trionfo in Malaysia (prima gara della stagione) e una serie di vicissitudini tecniche che lo avevano relegato in ruoli da comprimario nelle successive tappe del campionato. Peccato che la bella giornata dei nostri colori non sia continuata nella classe regina, la 500. Qui, invece, le note sono dolenti, perché dietro alla coppia Doohan-Criville (anche ieri i migliori come a Jerez e al Mugello) bisogna scendere sino alla 6a posizione per trovare un Cadalora in gravi difficoltà (mai in gara e al traguardo con 40" di distacco dai primi) e al 10° di Pedercini (doppiato). E gli altri? Fuori tutti: Capirossi è stato eliminato dall'ennesimo capitombolo (il romagnolo incolpa lo spagnolo Checa, reo di essere rientrato in pista, dopo un'escursione nell'erba, senza guardare), mentre Doriano Romboni ha rotto il motore della sua Aprilia bicilindrica quando era in sesta posizione. Ma torniamo alla 125, la classe di gran lunga più emozionante da quando, alla truppa di kamikaze giapponesi, si sono aggiunti anche due italiani, Stefano Perugini e Valentino Rossi. E anche ieri, sul tortuoso circuito francese, (dove non si correva dal '91), Rossi ha dato una dimostrazione del suo talento: il «bimbo» (17 anni appena compiuti) ha lottato alla pari con Manako, Ueda, Alzamora, entusiasmando il pubblico per alcune «uscite» da motocrossista fino a quando l'ultima (a pochi giri dal termine) gli è stata fatale. Una caduta durante la quale si è procurato anche la frattura dell'anulare della mano sinistra. Errori imputabili alla sua giovane età e che quest'anno, alla sua prima apparizione mondiale, gli possono essere perdonati. Ma non dal prossimo, quando avrà un contratto per guidare l'Aprilia 125 sempre con il Team Agv di Giampiero Sacchi, visto che Perugini farà il salto in 250. E a proposito di Stefano, occorre sottolineare come il pilota romano sia maturato moltissimo. Messo in condizioni di lottare con i migliori (l'Aprilia gli ha affidato una moto completamente nuova, dal motore al telaio, buttando alle ortiche quella precedente, fonte di mille problemi) Perugini ha risposto in modo esemplare: non si è lasciato irretire nelle sacaramucce iniziali, ma ha piazzato la zampata vincente al momento giusto, proprio all'inizio dell'ultimo giro. E ha difeso la prima posizione sino all'ultimo: «Peccato aver perso tanto tempo - ha commentato alla fine - ora cercherò di vincere più corse possibili. Il Mondiale? Non ci voglio pensare, volutamente». Il distacco dal giapponese Aoki non è enorme, chissà. C'è, invece, chi scopre di avere una vena da romanziere: è Max Biaggi, giunto ieri alla 20a vittoria in carriera, la quinta quest'anno su sei gare (davanti ai soliti Waldamann e Harada, relegati al ruolo di comprimari e a distanze siderali). Quando gli chiedono se magari si prenderà una vacanza visto il vantaggio che ha accumulato in classifica per dedicarsi con calma ai piani per il futuro, sentite cosa dice: «La parola vacanza è bandita dal mio vocabolario. Piuttosto vedo che il mercato è agitato, ci sono i venti che soffiano da tutte le parti. E io voglio essere il mulino della situazione. Cerco garanzie per il '97, sceglierò il pacchetto che riterrò migliore. Oggi sono davanti a tutti, domani non vorrei ritrovarmi quarto o quinto. Comunque state tranquilli: non avrete altri portavoce all'infuori di me. Sarò io, in prima persona, a gestire la mia vita sportiva». Non sarà Zarathustra, ma poco ci manca. E non ha l'aria di scherzare. [e. b.] La gioia di Perugini sul podio, al 2° successo quest'anno nel Mondiale [Fora viola]

Luoghi citati: Aprilia, Francia, Sutri