Il bel tempo riapre i cantieri tedeschi
In Germania il barometro promette «recessione». Il governo al lavoro sui tagli In Germania il barometro promette «recessione». Il governo al lavoro sui tagli 11 bel te ri tedeschi Calano i disoccupati, ma il mercato resta debole BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Scende, in maggio, il numero dei disoccupati tedeschi, ma la buona notizia - che sarà comunicata ufficialmente stamane daH'«Ufficio federale del lavoro» - non basta purtroppo a rivedere le negative previsioni del passato anche recente. I circa 120 mila occupati in più registrati il mese scorso portano, è vero, a poco meno di 3 milioni e novecentomila le persone senza lavoro in Germania: ma la ragione del miglioramento è per l'appunto stagionale. Il bel tempo, in altre parole, ha favorito la ripresa di attività che un persistente maltempo e il ritardato arrivo della primavera aveva costretto a rinviare: nei cantieri, prima di tutto. Una situazione analoga si era già verificata in aprile, quando il numero dei disoccupati era lievemente migliorato, scendendo per la prima volta dopo mesi al di sotto - sia pure di poche unità - della «soglia maledetta» dei quattro milioni: in quell'occasione il responsabile dell'Ufficio nazionale del lavoro, Bernhard Jagoda, aveva definito «deludente» un risultato a prima vista positivo, che nella sostanza confermava tuttavia le difficoltà della situazione tedesca. «La ragione principale del peggioramento è strutturale», aveva osservato Jagoda: «L'evoluzione della situazione economica è troppo lenta per stabilizzare il mercato del lavoro, e tanto meno per poterlo stimolare». Gli ultimi dati sull'economia tedesca, diffusi pochi giorni fa, confermano quell'analisi. Nel primo trimestre dell'anno, la crescita è stata appena dello 0,3%, il risultato peggiore da due anni, che è di fatto una mini-recessione. Particolarmente difficile la situazione all'Est, la ex-Ddr, le regioni nelle quali negli ultimi due anni la crescita economica aveva sfiorato il 9 per cento: nel primo trimestre del '96 la caduta del prodotto interno lordo è stata del 2,5 per cento. Secondo il ministero dell'Economia, «la ormalizzazione del marco e la moderazione salariale registrata in molti settori alimentano la speranza di uscire da questa fase di debolezza, e tornerà alla crescita nel medio periodo». Ma sulle prospettive di ripresa si stende l'ombra della protesta sociale, alimentata dai tagli alla previdenza decisi dal governo. Sabato, il leader della Confederazione Dgb, Dieter Schulte, ha confermato la linea dura del sinda- cato: la battaglia contro l'austerità di Kohl continuerà fino alle elezioni generali del '98, se il governo non modificherà le misure più contestate, a cominciare dal taglio dei salari in caso di malattia. Per sabato prossimo, intanto, è annunciata a Bonn la prima manifestazione nazionale contro i tagli, mentre cresce l'incertezza sulla mediazione avviata nel settore pubblico, dopo la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro. Resta da vedere quanto sostegno il sindacato otterrà fra la popolazione, in caso di scontro prolungato: secondo un sondaggio pubblicato stamane dal settimanale «Focus», soltanto il 19 per cento dei tedeschi mostrerebbe comprensione per uno sciopero generale. Il 64 per cento ritiene che i sindacati dovrebbero mostrare, comunque, maggiore moderazione: nelle rivendicazioni salariali e nella protesta più generale e più «politica». Emanuele Novazìo Il cancelliere Helmut Kohl. Dall'economia tedesca continuano ad arrivare segnali di recessione
Persone citate: Bernhard Jagoda, Dieter Schulte, Helmut Kohl, Jagoda, Kohl
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