«Il calcio è stato complice» di Daniela Daniele

«Il calcio è sta!© complice» «Il calcio è sta!© complice» L'esperto: ha favorito lo sviluppo del virus LE ORIGINI DELL'INFEZIONE P UO' essere primitiva o secondaria, interessare le meningi, aver origine da un virus o da un batterio: è il mondo «infinito» delle encefaliti. «Ma credo sia lecito dire che la forma che si sta manifestando in questi giorni nell'Italia del Sud nasce da virus enterici». E' il parere del professor Mauro Moroni, direttore della Clinica delle malattie infettive dell'Università di Milano. Professore, questo nemico sembra sgorgare da mille fonti diverse. E' così? «Sì. In realtà molti virus banali possono raggiungere, occasionalmente, il cervello e dare luogo a un'encefalite. Così il virus dell'influenza, come quello del morbillo, dell'herpes simplex o della varicella. Ma siccome nei bambini e nei ragazzi colpiti di recente non sembra ci fosse traccia di queste patologie, credo proprio che si possa parlare di una causa intestinale». Può il caldo torrido, comparso all'improvviso, aver favorito il diffondersi dei virus enterici? «Senza dubbio. Quando aumenta la temperatura si tende a bagnarsi, magari in acque non del tutto pulite, o a bere a qualunque fontana, a mangiare frutta e verdura cruda, magari senza lavarla accuratamente, a consumare gelati che, forse, non sono stati confezionati secondo ferree norme igieniche. E quan¬ do cresce il numero delle infezioni intestinali, sale anche il rischio di encefaliti secondarie a queste. Per non parlare del fatto che, forse, le norme igienico sanitarie di alcune strutture pubbliche (ad esempio della scuola materna "Peter Pan" di Reggio Calabria, frequentate da due dei tre bambini morti, ndr) lasciano molto a desiderare». La patologia, però, oggi è curabile grazie a una specifica terapia antibiotica. Qualcuno sostiene che i bambini colpiti avessero il sistema immunitario, in qualche modo, compromesso. Lei che ne pensa? «Non sono d'accordo. L'encefalite se la può prendere chiunque, anche uno sano come un pesce». Scusi, allora come mai soltanto alcuni si ammalano e altri no, anche se messi a contatto con lo stesso agente virale? «Per la verità, a questo non si è ancora trovata una spiegazione». Come ci si difende dall'encefalite provocata da virus enterici? «Osservando scrupolose norme igieniche: non bagnarsi in acque vicine a scarichi; lavare molto bene frutta e verdura, e ogni altro cibo si voglia consumare crudo, rimuovendo con attenzione ogni minima particella di "sporco"». Daniela Daniele «Non bagnarsi in acqua sporca e lavare bene i cibi crudi» Il ministro Rosy Bindi ha chiesto alla Regione Puglia informazioni sul nuovo caso di encefalite

Persone citate: Mauro Moroni, Rosy Bindi

Luoghi citati: Italia, Milano, Puglia, Reggio Calabria