Profanazione satanica nel cimitero di Tolone di Enrico Benedetto

Profanazione satanica nel cimitero di Tolone C'è chi collega l'episodio con il veto posto dalla questura allo show di un gruppo rap blasfemo Profanazione satanica nel cimitero di Tolone // cadavere di una donna trafitto da un crocifisso rovesciato PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE L'hanno disseppellita per conficcarle un crocifisso nel cuore e deporre sul viso una stele in pietra con il nome della Vergine. Orrore a Tolone. Il cadavere di Yvonne Foin, 77 anni, era steso lungo un viale carraio nel cimitero cittadino, neppure 300 metri dalla prefettura. La macabra scoperta risale a ieri mattina. Una visitatrice, imbattutasi nelle spoglie profanate, dà l'allarme. Accorrono gli investigatori. E il giudice. Uno spettacolo atroce. Malgrado il decesso risalga al '76 il corpo non era decomposto. Come se da pochi giorni appena giacesse nel sepolcro. Vedova di un italiano, madame Gaudi ni «sembrava quasi ancora viva» dicono i testimoni. Cattolica praticante, spiega la polizia. E a carattere anticristiano la profanazione. Dunque, secondo le leggi france¬ si che equiparano discriminazione religiosa ed etnica, «razzista». Nessun indizio, per ritrovare i profanatori. Ma una circostanza inquietante. Il sindaco Front National di Tolone - Jean-Marie Le Chevallier - aveva vietato nei giorni scorsi la pubblica piazza al gruppo rap cui alcuni attribuiscono simpatie islamiche, «Ntm». Ovvero «Nique ta mère», traducibile con «mamma vaffan...». E lungi dal censurare la decisione, il prefetto del Var era parso legittimarla. Motivo: oltre a offendere madri e donne, la «band» ingiuria la polizia. Provocatoria - e non solo criminale - l'esumazione potrebbe costituirne la replica. Trafiggere con la croce, usare un simbolo mariano per schiacciare il volto: la messinscena appare tutt'altro che casuale. E' lo stesso monsieur le préfet, Jean-Charles Marchiani, a sottolineare il possibile legame. Concludendo: «In tal caso, avremmo oltrepassato la soglia ignominiosa dell'indicibile». La prudenza, tuttavia, s'impone. Nella primavera '90, la non lontana Carpentras visse un dramma analogo. Diversa unicamente la confessione religiosa della vittima. Ebraica. Se ne esumarono i resti per impalarla. E la Francia intera gridò il suo sdegno. Un «corteo di riparazione» a Parigi vide - anonimo tra la folla - Francois Mitterrand. La matrice antisemita doveva orientare le indagini verso Le Pen. E lo stesso ministro degli Interni, il ps Joxe, accusò l'estrema destra. Ebbene, possiamo dire oggi che quello fu un vero processo alle intenzioni, arbitrario e non suffragato da alcuna prova, Nello zelo di coltivare l'ipotesi politica, si trascurarono le altre. Fino a negarne l'esistenza. Sembra invece che dietro l'atroce episodio vi fosse il gioco perverso di alcuni «ragazzi be¬ ne», usi ad ambientare fra le tombe i loro happening. In altre parole, Tolone rischia di ingenerare nuovi malintesi. Un rapporto fra «Ntm» fuorilegge e la provocazione funeraria è sì configurabile. Ma senza escludere una contromossa per attribuire ai rapper - meglio, al loro pubblico: in larga misura giovani maghrebini - l'infamia. La gauche insorge dunque, attraverso Jack Lang, contro le sbrigative analisi di Marchiani. E assolve «Nique ta mère», il cui «valore artistico» sarebbe «indubbio». L'inevitabile pubblicità dovrebbe comunque giovare in primis ai due Jean-Marie - Le Pen e Le Chevalier -, peraltro amicissimi. E la controversa amministrazione tolonese, vetrina nazionale per l'fn, uscirne rafforzata. Se fosse l'inconfessabile obiettivo degli esumatoli? Enrico Benedetto

Persone citate: Chevalier, Chevallier, Francois Mitterrand, Jack Lang, Joxe, Le Pen, Marchiani, Yvonne Foin

Luoghi citati: Francia, Parigi, Tolone