Eltsin vietato parlare di ballottaggio

Trionfale intervista-spot tv a 7 giorni dal voto. Incontro col gen. Lebed: «Uniamoci contro il pc» Trionfale intervista-spot tv a 7 giorni dal voto. Incontro col gen. Lebed: «Uniamoci contro il pc» Eltsin: vietato parlare di ballottaggio «Vincerò al primo turno» MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE A chi la vittoria? A me, naturalmente. Boris Eltsin è andato in televisione, a quella privata NTV, per annunciare che vincerà al primo turno. «O io non conosco il popolo russo, oppure le cose andranno così come la mia intuizione mi detta». L'intervistatore, il notissimo Evghenij Kiseliov, mostra la sua moderata incredulità. Eltsin sottolinea: «A quelli della mia squadra ho vietato di occuparsi del secondo turno. Lo fanno lo stesso, ma fuori orario di lavoro. Io gliel'ho detto, è una perdita di tempo». Quali saranno i primi atti dopo la vittoria? «Continuare le riforme cor.inciate, lottare contro la corruzione, cacciare via i disonesti che si sono infiltrati nelle strutture governative e presidenziali». Qualche rimpasto nel governo? «Qualche cambiamento ci sarà». Si aspetta provocazioni prima del voto? «Possono esserci se si tiene conto che i comunisti stanno perdendo fiducia nelle loro possibilità.... Io comunque non ammetterò disordini, agirò con decisione, in base alla legge». Le opposizioni parlano di falsificazioni... «Sono impossibili». Stabilito, a una settimana dal voto, chi sarà il vincitore, segue logicamente la seguente domanda: poiché il secondo mandato è anche l'ultimo, a termini di Costituzione, quale sarà il successore designato? Boris Eltsin sorride contento. «La domanda è interessante. Ci ritorneremo tra tre anni, lo prometto. Ma non con un solo nome, ma con una terna di possibili candidati alla successione, che si contenderanno il posto». Il popolo degli elettori, a quanto pare, non viene preso in considerazione. Poco prima della lunga intervista, la trasmissione «Itoghi», in cui Eltsin è stato intervistato, aveva dato gli ultimi numeri dei sondaggi Dai quali risulterebbe che Eltsin supera Ziuganov dell' 11-12% ed è in crescita, mentre Ziuganov è in diminuzione. Secondo l'Istituto per lo studio dell'opinione pubblica (VTsIOM), Eltsin avrebbe il 37% delle intenzioni di voto degli elettori che hanno già deciso, contro il 26% di Ziuganov. Secondo il Ronùr, un altro autorevole istituto sociologico, i dati sarebbero rispettivamente del 35% e del 23%. Gli altri candidati sarebbero tutti fuori gioco, i più vicini dei quali, Javlinskij e Lebed, resterebbero attestati sul 7%. Nell'un caso e nell'altro la vittoria di Boris Eltsin al primo turno appare piuttosto problematica. Entrambi i sondaggi gli danno comunque la vittoria al secondo turno. Il Romir fornisce questa previsione: 49% a Eltsin, 31% a Ziuganov. Il VTsIOM indica 52% e 36% rispettivamente. «Itoghi» ieri sera è durato un'ora e mezza. Era l'ultima trasmissione prima del voto. Quarantasei minuti sono stati dedicati a una esplicita, iperbolica, apologetica propaganda del candidato Eltsin. Gli altri sono stati pressoché interamente dedicati vuoi a screditare direttamente il candidato comunista Ghannadi Ziuganov, vuoi a ironizzare su Javlinskij, Fiodorov, Lebed, vuoi a rievocare i momenti più tragici della storia del partito comunista dell'Urss. E questa è Ntv, l'unica televisione privata che attualmente esiste ni Russia. Il cui direttore generale è membro dello staff elettorale di Boris Eltsm. Si può immaginare che cosa facciano le due televisioni di Stato, primo e secondo canale, e le due televisioni di Mosca e San Pietroburgo, che dipendono ferreamente dai due sindaci, entrambi ferventi sostenitori di Eltsin. Il coraggioso Evghenij Kiseliov ha dato atto a Boris Eltsin di non avere mai «personalmente» represso opinioni critiche nei suoi confronti, e ha caldamente convenuto con il presidente che «in questi anni tutti quelli che avevano da criticare hanno potuto criticare liberamente». L'ultima parte della trasmissione è stata dedicata a spiegare al pubblico che i comunisti stanno preparando una rivolta di massa in caso di sconfitta. Tutto è pronto, in ogni variante. Ieri mattina Eltsm ha incontrato al CremUno il candidato presidente Aleksandr Lebed. «Non per contrattare posti - ha detto Eltsin - ma per superare le divisioni tra le forze democratiche e patriottiche, che aprono la strada alla revanche». Giuliette Chiesa Soldati russi in fila davanti a un seggio sotto una tenda nel voto anticipato per le forze armate che si è tenuto in questi giorni

Luoghi citati: Mosca, Russia, San Pietroburgo, Urss