Otto magistrati riminesi nel mirino del Guardasigilli

Otto magistrati riminesi nel mirino del Guardasigilli Azioni disciplinari Otto magistrati riminesi nel mirino del Guardasigilli ROMA. Sono otto i magistrati riminesi finiti nel mirino del ministro di Grazia e giustizia. Il primo caso risale al 24 gennaio del '96, l'ultimo ai primi di maggio. Per primi, nel mirino, sono finiti, su iniziativa dell'allora ministro ad interim Lamberto Dini - a seguito dell'ispezione disposta precedentemente dall'ex Guardasigilli Mancuso - i magistrati Concezio Arcadi e Vincenzo Andreucci, giudici presso il tribunale. Il 30 aprile '96 è stata promossa azione disciplinare nei confronti dei magistrati Renato Ferraro, gip presso la pretura circondariale; Giovanni Rossomandi, all'epoca dei fatti presidente del tribunale di Rimini e poi trasferito dal Csm ad altra sede; Ottavio Ferrari Acciajoli e Guido Federico, entrambi giudici al tribunale. Disposta anche una azione disciplinare contro il sostituto Daniele Paci. E il 3 maggio '96 il ministro ha proposto al Csm il trasferimento d'ufficio per incompatibilità ambientale del procuratore Battaglino. [Ansa]

Persone citate: Arcadi, Battaglino, Daniele Paci, Giovanni Rossomandi, Guido Federico, Lamberto Dini, Mancuso, Ottavio Ferrari, Renato Ferraro, Vincenzo Andreucci

Luoghi citati: Rimini, Roma