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In Spagna In Spagna Aznar, un piano per la ripresa MADRID. Il Consiglio dei ministri del governo di centrodestra del premier Aznar (stretto da un gigantesco debito pubblico, 550 mila miliardi di lire, il 66% del Pil; da un pesantissimo deficit pubblico, il 5,8% del Pil; dal più alto tasso di disoccupazione della Ue, ben il 22,9% e da una crescita del Pil, nel '96, del 2%, di un punto inferiore a quella prevista), ha varato un pacchetto di misure «urgenti ed imprescindibili» per riattivare l'economia e fomentare occupazione ed investimenti. Un mese fa aveva approvato una mini-manovrina di appena 2500 miliardi. Principalmente si tratta di sgravi fiscali per i fondi d'investimento alle piccole e medie industrie, della liberalizzazione dei prezzi energetici, della deregulation delle telecomunicazioni e delle tv via cavo. La Ceoe, la Confindustria spagnola, applaude il pacchetto. Ma i sindacati sii gmatizzano: «E' un regalo fisca le per i ricchi, mutile ed inefficace», [g. o.]