Nero Johnny Depp in viaggio per morire di Lietta Tornabuoni

Bravissimo nel film «Dead Man» di Jarmusch PRIME CINEMA Bravissimo nel film «Dead Man» di Jarmusch Nero Johnny Depp in viaggio per morire CON la musica di Neil Young, con la meravigliosa fotografia in bianco e nero di Robby Mùller, con la bella faccia da angelo ferito di Johnny Depp e il ghigno da padrone canaglia di Robert Mitchum, il sesto film di Jim Jarmusch, suo primo western e primo in costume ottocentesco, è uno straordinario viaggio verso la morte, un road-movie metafisico corretto dall'umorismo nero e nutrito della memoria del cinema, un'avventura allusiva alla fine d'una mitologia americana: forse l'opera più singolare dell'autore quarantatreenne di «Stranger Than Paradise», di «Daunbailò», di «Mistery Train». Johnny Depp, contabile che si chiama William Blake come il grande poeta inglese, lascia Cleveland e la civiltà urbana per andare a lavorare in un'azienda mineraria a Machine, cittadina di frontiera spietata e violenta. Il lavoro promesso svanisce, mentre il contabile si trova in una sparatoria a venir ferito e a uccidere il figlio del padrone delle miniere, Robert Mitchum, che dichiara aperta la caccia a pagamento contro di lui. Attraverso boschi incantati e peripezie ridicole, Depp fugge: inseguito da molti (in particolare da uno che ha la fama di aver ammazzato, violentato, fatto a pezzi, cotto e mangiato i genitori); aiutato da un indiano soprannominato Nessuno come Ulisse, grasso, vittimista, vanaglorioso e sentenzioso, cacciato dalla tribù perché troppo loquace e colto. Insieme uccidono parecchi inseguitori, ma sin dal titolo («Dead Man», uomo morto) risulta chiaro che il protagonista è destinato ad andare alla deriva, a venir traghettato in canoa verso il regno dei morti. L'odissea insanguinata vissuta con un'energia da agonizzante dice addio al western classico mutandolo in commedia nera, mescola ma- linconia crepuscolare e avventura grottesca, evoca nell'Ottocento l'attuale smarrimento di fine secolo. Johnny Depp è bravissimo, disincarnato come un attore da cinema muto, confuso e allucinato come un ragazzo del Duemila. Lietta Tornabuoni DEAD MAN di Jim Jarmusch con Johnny Depp, Gary Farmer Lance Heriksen Michael Wincott Gabriel Byrne, John Hurt Robert Mitchum Drammatico Usa, 1995 Cinema Eliseo Grande di Torino Johnny Depp in «Dead Man» di Jarmusch A destra: Sharon Stone in «Difesa ad oltranza»

Luoghi citati: Torino, Usa