Il sindacato divide i carabinieri

Reggio ostaggio della psicosi Il comandante generale ha intimato ai promotori: scioglietevi al più presto Il sindacato divide i carabinieri Un braccio di ferro fra l'«Unarma» e Federici .... . BUFERA NELL'ARMA ROMA EI secoli fedeli, i carabinieri. Ma con sindacato? L'Arma è percorsa da un inedito braccio di ferro. Da una parte l'associazione culturale Unarma, 1700 iscritti tra carabinieri in servizio ed ex, 40 segreterie provinciali in giro per l'Italia, fondata tre anni fa al motto di «Per una migliore democrazia all'interno delle Forze Armate!». Dall'altra il comandante generale, Luigi Federici, che li accusa di critposindacalismo, delitto gravissimo per i militari, e per questo motivo intima: sciogliete tutto o vi butto fuori. Inutile nascondere che lo scontro è impari: il comando generale dell'Arma in questa storia è Golia, quelli della associazione sono Davide. Tanto più che già viaggiano all'indirizzo degli organizzatori di Unarma alcuni decreti di diffida del ministero della Difesa, firmati dal penultimo sottosegretario Carlo Maria Santoro, che non lasciano margini di mediazione. «La sola adesione all'associazione Unarma, - recita il documento - che presenta le caratteristiche proprie di una organizzazione sindacale, può comportare la violazione degli artt. 8 dolla legge 11 luglio 1978, n. 382 e 31 del Regolamento di disciplina militare». Tradotto in italiano, significa una cosa sola: chi ha cariche in Unarma sta violando i regolamenti. La pena è drastica. Licenziamento in tronco. «E' un gravissimo attacco alla democrazia nel nostro Paese - lamenta il presidente di Unarma, Ernesto Pallotta - affermare che un corpo di polizia, o una forza armata, è priva dei principi costituzionali di democrazia. La nostra attività è stata espletata nell'ambito dell'esercizio di un diritto sancito dalla Costituzione, la difesa del cittadino anche carabiniere». Segue il lungo elenco di benemerenze che Unarma rivendica: squadra sportiva di lotta greco-romana; convenzioni con studi medici, dentistici, pediatrici e altro; convenzioni con studi legali e commercialistici; convegni; giornalino d'informazione per gli iscritti; raccolta di fondi a scopo di beneficenza; aiuto materiale a un bambino cerebroleso di Bari da opera¬ re a Genova; sostegno economico a famigliari di carabinieri caduti in servizio, difesa legale di carabinieri e appuntati contro i presunti abusi di superiori e dell'amministrazione. C'è però un ultimo punto, tra le attività di Unarma, che è quello davvero scottante. «In proprio l'associazione ha presentato ricorso per il riconoscimento al diritto sindacale chiedendo l'abrogazione dell'art. 8 della legge 382/78». Anche qui è indispensabile la traduzione: Unarma ha presentato un ricorso al Tar, e poi al Consiglio di Stato, per ottenere libertà sindacale nelle forze armate. «Il sindacato militare c'è in quasi tutte le forze armate occidentali. Non vediamo dov'è lo scandalo», dice Pallotta. Beata ingenuità. Il Cocer, intanto, s'è sentito spiazzato e ha chiesto «chiarimenti» al comando generale. [fra. gii.] comandante dei carabinieri, il generale Federici

Persone citate: Carlo Maria Santoro, Ernesto Pallotta, Federici, Golia, Luigi Federici, Pallotta

Luoghi citati: Bari, Genova, Italia, Roma