Hillary contro Elizabeth Sfida in tv sull'aborto

Il repubblicano Dole propone: un confronto tra mia moglie e quella del Presidente Il repubblicano Dole propone: un confronto tra mia moglie e quella del Presidente Hillary contro Elizabeth Sfida in tv sull'aborto LE SIGNORE IN CAMPAGNA ELETTORALE WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Trattandosi di un problema eminentemente femminile, la questione potrebbe essere risolta con un duello tra donne, tra donne di alto livello, naturalmente. E' stato il candidato repubblicano alla presidenza Bob Dole a lanciare l'originale idea di un dibattito tra le due «first lady», quella uscente e quella candidata, sulla spinosa questione dell'aborto. Hillary Clinton contro Elizabeth Dole sarebbe certamente un incontro da cartellone di grande richiamo, più di una sfida di Mike Tyson per il titolo mondiale. In questo modo, Dole ha cercato di attirare l'attenzione sulla nuova proposta sull'aborto che ha lanciato per cercare di allargare il sostegno a suo favore da parte dell'elettorato moderato. La proposta, definita dal «Washington Post» un «tentativo di quadrare il cerchio», era attesa da tempo, perché, mentre la destra religiosa vuole che il partito mantenga una posizione rigida, molti repubblicani sono per la libera scelta in materia di aborto, come del resto la netta maggioranza degli americani. Dole ha riaffermato la fedeltà alla proposta di una messa al bando dell'aborto contenuta nella piattaforma della Convention del '92. «Non farò alcun passo indietro», ha promesso l'anziano senatore, sostenendo che, nello stesso tempo, è tuttavia necessario esprimere «tolleranza» verso i numerosi americani e i numerosi repubblicani che non condividono questa idea. Dole, infatti, ha proposto che questa parola, ((tolleranza», sia chiaramente scritta nella piattaforma che uscirà dalla Convention di San Diego. «La nostra Convention - ha af- fermato Dole - deve riflettere non solo le nostre forti posizioni in favore della vita, ma anche un dignitoso rispetto per le opinioni di coloro che dissentono». «Questo non è un compromesso - ha con¬ cluso -. Questa è civiltà». L'apertura era resa necessaria anche dal fatto che alcuni importanti governatori repubblicani moderati (California, New Jersey, Massachusetts), per quanto a favore di Dole, stavano discutendo di introdurre un documento «pro-choice» alla Convention, creando certamente una situazione di visibile spaccatura. Dole è corso ai ripari introducendo in anticipo il concetto di «tolleranza», con il quale spera o di scoraggiare i governatori dal presentare la loro mozione, o di tenersi al di fuori della «bagarre». Nel presentare la sua proposta, Dole si è richiamato all'impostazione data da Ronald Reagan alla Convention del 1980, che escluse dalla sua piattaforma una posizione rigida sull'aborto. Ma 12 anni dopo, nel '92, George Bush, pur essendo un moderato, permise che l'impegno a favore di un bando contro l'aborto venisse introdotto nella piattaforma e molti pensano che furono le troppe concessioni fatte alla destra religiosa alla Convention di Houston a costare a Bush la rielezione. Dole, facendo un piccolo passo indietro dalla Convention del '92, sembra condividere questa analisi. Ma non se l'è tuttavia sentita di mettersi contro la destra religiosa e il capo della Christian Coalition, il giovane Ralph Reed, ha sostanzialmente accettato la piccola svolta di Dole. Sembra di capire che un Dole diventato presidente continuerebbe a sostenere il bando a parole, ma poi si preoccuperebbe di evitare che venga introdotto. E' una posizione che può tranquillizzare alcuni repubblicani «prochoice», ma non sembra destinata a attrarre nuovi voti. Anche Bill Clinton, infatti, ha apprezzato «il tono» della dichiarazione di Dole, sottolineando, però, che quando si va alla sostanza, le posizioni restano opposte: lui è «pro-choice», Dole è «pro-life». Paolo Passarini Il candidato della destra ha presentato la sua nuova proposta per l'interruzione di gravidanza «Proibizione, ma più tolleranza» Il Washington Post ha commentato «E' come fare quadrare il cerchio» Gli ultra religiosi premono però per una posizione ancora più dura Elizabeth Dole, la moglie dello sfidante di Clinton Hillary Clinton, la moglie del Presidente americano

Luoghi citati: California, Houston, Massachusetts, New Jersey, San Diego, Washington