IN VIAGGIO CON HIROSHIGE

IN VIAGGIO CON HIROSHIGE IN VIAGGIO CON HIROSHIGE Opere del maestro giapponese in mostra all'«Arte Antica» ti, giocati sul contrasto dei bruni e dei gialli. La scena spesso avviene all'alba, con il cielo che si tinge di rosso; frequenti, e straordinarie, le scene di villaggio notturne, con prese di vista da angolazioni che soltanto il cinema di questi anni ha osato ripetere. Perché i paesaggisti giapponesi erano, come gusto, avanti di più di cento anni rispetto all'Europa per quanto'riguarda i tagli prospettici e l'uso dei colori complementari. La frequenza del mare e delle vele in queste xilografie ci ricorda che la Tokaido era una strada panoramica, spesso percorsa per diporto.che costeggiava il mare, scendendo e salendo colline e montagne, percorrendo valli. Il tracciato era poco più di un sentiero, non vi erano ponti sui fiumi, che dovevano essere guadati a dorso di cavallo o di mulo, o attraversati con traghetti. La sua lunghezza di 514 chilometri era quindi percorsa con fatica e lentezza, suddivisa in più di 50 stazioni (10 chilometri circa di percorso giornaliero). La mancanza di ponti era voluta, per frapporre ostacoli a eventuali eserciti nemici diretti verso la capitale. Non mancano in questa deliziosa piccola Tokaido (che, tra l'altro, costa molto poco, spesso solo 500 mila lire a foglio) le classiche scene con la pioggia, la neve, la notte. Vi sono soluzioni grafiche compositive dalle quali tutti noi abbiamo e stiamo ancora imparando (per esempio, la numero 30, con il fumo che divide in due la scena; e la 36,41,46,47,52, cui accennavo, per il modernissimo punto di osservazione che comporta un taglio in diagonale visto dall'alto). Infine, il fatto che questi fogli fossero stampati in grandi quantità non ha impedito, ma favorito, il loro rarificarsi: erano usati con disinvoltura, incollati alle pareti, e per la maggior parte sono andati distrutti. Meglio, per chi oggi sa apprezzarli e farli suoi. Beppi Zancan Hiroshige • La Tokaido In formato piccolo: xilografie giapponesi a colori. L'Arte Antica di Silverio Salamon via Volta 9, orario 10-12,30 e 16-19,30; chiuso test, e lun. mattina Fino al 28 giugno. tllll PASSAGGI FOTOGRAFICI ALLE ARCATE DEI MURAZZI La fotografia è arte? A centocinquantasei anni dalla sua nascita c'è ancora chi ne dubita. Ma c'è anche chi ritiene la fotografia l'arte per eccellenza di questo secolo. Ne è convinta Antonella Russo curatrice della mostra «Passaggi - Fotografia nell'arte italiana contemporanea» ai Murazzi, Arcate 18-20-22. Sono esposti lavori inediti di sette artisti, alcuni già noti, altri esordienti. La rassegna è organizzata dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l'Arte, e si avvale della collaborazione del Comitato per la valorizzazione dei Murazzi Po e dell'associazione culturale Zenit. Dei sette artisti, sono già noti e affermati Turi Rapisarda, Luisa Lambii e Francesco Bernardi, meno conosciuti sono invece Paola De Pietri, William Guerrieri, Stefania Levi, Marco Signorini. Le loro non sono belle immagini da circolo fotografico, ma sono soprattutto opere d'arte che utilizzano come mezzo espressivo la fotografia. Ad esempio, Turi Rapisarda, catanese di nascita ma torinese A destra "In viaggio con Olga» di Paola De Pietri In alto due xilografie di Hiroshige

Luoghi citati: Europa, Hiroshige