L'AMORE TRADITO DI BUTTERFLY L'opera di Puccini in scena l'11 giugno con la direzione di John Mauceri di Armando Caruso

TEATRO REGIO TEATRO REGIO L'AMORE TRADITO DI BUTTERFLY L'opera di Puccini in scena VII giugno con la direzione di John Mauceri IMBA dagli occhi pieni di malìa, ora sei tutta mia...» canta il tenente della Marina degli Stati Uniti, Pinkerton. Ma canta l'inganno, recita una parte che tradisce le attese d'una quindicenne innamorata, la dolcissima Cio-Cio-San. Proprio da quell'incontro si scatena il dramma di «Madama Butterfly», che andrà in scena al Teatro Regio 1' 11 giugno alle 20,30 sotto la direzione di John Mauceri, il direttore stabile italo-americano, che dell'opera rimase folgorato all'età di dieci anni. «E' la musica - dice - alla quale sono più legato perché ha cambiato la mia vita. Forse non sarei mai diventato un musicista se non avessi ascoltato il capolavoro di Puccini». Opera di grande respiro, modernissima nella concezione musicale, contrappuntata da pochissime ma grandi arie, come «Un bel dì vedremo...» conosciuta in tutto il mondo perché esprime il dolore per l'abbandono, per la delusione più cocente, rimane legata anche al grande duetto tra Pinkerton e Cio-Cio-San, in cui i due si promettono eterno amore. Figura non secondaria dell'opera resta quella del console americano Sharpless, il quale comprende il dramma che si sarebbe scatenato di lì a poco e cerca in tutti i modi di convincere l'amico Pinkerton a non uccidere le illusioni della fanciulla. «Madama Butterfly», su libretto di Illica e Giacosa, vive il suo dramma, su tre personaggi: sulla «tenue farfalla» Cio-CioSan, sedotta e abbandonata, tesa alla vana speranza di ricongiungersi al suo uomo; questi, che torna sposato ad un'americana, deludendo fino alle ultime battute, fino a quando cioè non s'accorge di aver commesso una perfida azione; e il console che ricco d'umanità, nulla può contro la balordaggine dell'ufficiale di marina. Esemplare musicalmente il Coro a bocca chiusa, istruito da Bruno Casoni. L'opera si conclude con il sacrificio della fanciulla, la quale benda gli occhi del bimbo avuto da Pinkerton, poi fa harakiri, rispettando la grande tradizione orientale in cui la donna soccombe all'amore e ad un ineluttabile destino. Protagonisti dell'opera pucciniana sono Natalia Dercho, un soprano dell'Azerbajdzan, al suo debutto a Torino; Claudia Nicole Bandera, il. mezzosoprano che interpreta il ruolo di Suzuki, fedele ancella di Butterfly; Cecilia Maria Lipponi nel ruolo Kate Pinkerton; Roberto De Candia è il Console Sharpless, Davide Livermore il sensale bonzo; Claudio Ottino il commissario imperiale; Paolo Maria Orecchia, il principe Yamadori; Eldar Aliev, lo zio bonzo. La regìa è di Franco Ripa di Meana, che si è già cimentato nel «Ratto dal Serraglio» a Treviso, nel «Castello di Barbablù» e «Angelique» a Palermo. Le scenografie sono di Stefania Battaglia e Gabriele Pellegrini, costumi di Jacques Reynaud. Repliche fino al 23 giugno. Armando Caruso

Luoghi citati: Meana, Palermo, Stati Uniti, Torino, Treviso