Offeso al gioco dello schiaffo spara al rivale e l'ammazza

Offeso al gioco dello schiaffo spara al rivale e l'ammazza Napoli: gli aveva dato un ceffone troppo forte Offeso al gioco dello schiaffo spara al rivale e l'ammazza NAPOLI. E' finito tragicamente un litigio cominciato per motivi banali tra due giovani che con altri amici giocavano allo «schiaffo del soldato» nella piazza del paese. Uno dei due è andato a casa, si è armato di un fucile a canne mozze e, accompagnato dal padre pregiudicato, è tornato dal gruppo. Ha fatto fuoco prima contro il «nemico» e gli ha reciso l'arteria femorale, provocandogli l'emorragia che lo ha ucciso. Poi ha puntato l'arma contro il fratello del ragazzo e ha sparato di nuovo, fortunatamente a vuoto. L'omicidio è avvenuto a Melito, un paese dell'entroterra napoletano, dove l'altra sera una decina di giovani s'intratteneva giocando allo «schiaffo». Tra di loro, Francesco Di Nardo, 18 anni, qualche precedente per rapina; e Mario Sanguinetti, 24 anni, operaio in una vetreria. I due sono venuti alle mani, gli amici li hanno divisi. Ma il primo ha minacciato il rivale: «Non ti muovere da qui, te la faccio pagare». Il ragazzo ha raggiunto la sua abitazione da dove, accompagnato dal padre Filippo, 42 anni, è poi tornato con un fucile. Ha ordinato ai presenti di allontanarsi, poi ha sparato un colpo contro Mario e altri due contro il fratello, Giovanni, 16 anni, che è riuscito a salvarsi. Padre e figlio sono fuggiti e sono ora ricercati. Francesco Di Nardo è accusato di omicidio premeditato. Mario Sanguinetti, soccorso dai compagni, è stato condotto prima all'ospedale di Giugliano c poi al Cardarelli di Napoli, dove è stato subito sottoposto a un intervento chirurgico. I tentativi dei medici, però, si sono rivelati inutili : n giovane è spirato ieri mattina senza aver ripreso conoscenza, [m. cj

Persone citate: Cardarelli, Francesco Di Nardo, Mario Sanguinetti, Melito

Luoghi citati: Napoli