Taormina: Previti vattene

Taormina: Previti vattene L'ex ministro: l'insuccesso elettorale gli ha dato alla testa Taormina: Previti vattene «Sta venendo agalla tutto il marcio» AVVOCATI CONTRO R ROMA E NATO Squillante manovrava la giustizia a favore dei potenti. In quanto a Cesare Previti, la sua posizione è indifendibile sul piano politico e dovrebbe dimettersi da parlamentare per affrontare come qualsiasi altro cittadino la vicenda che lo riguarda». Sono bordate pesanti quelle sparate dall'avvocato Carlo Taormina, difensore del generale Cerciello, in una intervista rilasciata all'Espresso. Taormina ascrive a Previti la sua mancata elezione al Parlamento nelle liste del Polo: «Potevo rappresentare - afferma - un'importante alternativa alle aspettative di altri nel settore giudiziario. Per dirla più chiaramente, la mia candidatura a ministro della Giustizia, in caso di vittoria del Polo, non era un mistero». E sulla vicenda della maxi-parcella pagata dagli eredi Rovelli aggiunge: «Non c'è avvocato al mondo che ha visto mai nella sua vita una parcella di quelle dimensioni». In merito alle indagini a carico della magistratura romana, Taormina non è stato meno duro: «Quel che sta venendo alla luce è solo una minima parte del marcio che si è sedimentato oltre ogni limite a Roma». La replica di Cesare Previti non si è fatta attendere. L'ex ministro della Difesa ha reso noto che presenterà una querela per diffamazione contro l'avvocato Taormina e, se dovesse verificarne la necessità, anche per calunnia. «Evidentemente - ha spiegato in una dichiarazione - l'insuccesso elettoiale deve aver dato alla testa all'avv. Taormina». Dopo aver definito «un attacco delirante quanto ingiusto» le affermazioni di Taormina, Previti ha spiegato che «pur avendo la massima comprensione per le sue disavventure politiche» si vedrà costretto a querelarlo. L'esponente di Forza Italia ha aggiunto di non dover rispondere del proprio operato professionale e di quello parlamentare a nessun altro che alla propria coscienza, alla legge e agli elettori. «Delle vicende giudiziarie in cui sono coinvolto - ha proseguito - risponderò ai magistrati, come sto già facendo, convinto che l'incredibile castello di accuse contro di me sia prossimo a crollare. Quando Taormina tornerà in sé si renderà conto che la mia battaglia per difendermi dal delirio di un teste ad orologeria non è solo un fatto personale del cittadino Cesare Previti, ma è questione che interessa direttamente la civiltà del diritto nel nostro Paese. E - ha concluso - se non tornerà insé, peggio per lui». [r. i.l Il legale di Cerciello «Squillante manovrava a favore dei potenti» Carlo Taormina (a sinistra) e il senatore Cesare Previti (qui a fianco) Scambio di accuse tra ex alleati

Luoghi citati: Roma, Taormina