Messaggero nuovo direttore di Antonella RampinoValentino Parlato

E' Pietro Calabrese, guidava il comitato pro-Olimpiadi a Roma E' Pietro Calabrese, guidava il comitato pro-Olimpiadi a Roma Messaggero, nuovo direttore Ma scatta lo sciopero contro Caltagirone ROMA. All'una di ieri è squillato il telefono personale sulla scrivania di Pietro Calabrese, 52 anni, responsabile del comitato che il Comune di Roma, il Coni e la Camera di Commercio hanno costituito per promuovere la candidatura della capitale per le Olimpiadi del 2004. Dall'altro capo del telefono, Francesco Gaetano Caltagirone gli annunciava di averlo nominato ufficialmente direttore del Messaggero. Trentacinque minuti dopo, in via del Tritone, nel salone azzurro delle riunioni, l'amministratore del quotidiano romano comunicava la «designazione» di Calabrese ai tre giornalisti del comitato di redazione. I quali, a quell'ora, non hanno potuto nemmeno convocare l'assemblea prima dell'ora prevista, le 4 del pomeriggio. E' finita così una lunga ridda di illazioni e candidature, che avevano visto nelle ultime ore in pole position Paolo Graldi, direttore del «Mattino», e candidato di punta dell'editore. Il quale, salutando il direttore uscente del Messaggero, Giulio Anselmi, gli avrebbe detto che, se avesse voluto, avrebbe potuto prendere proprio il posto di Graldi. Anselmi, sbalordito dall'offerta, avrebbe poi preso tempo per riflettere: un esercizio di pura cortesia. Immediate le reazioni positive, gli elogi di Rutelli a Calabrese, con il quale fino ad ora il sindaco di Roma ha intrattenuto rapporti di lavoro, e da parte anche del pds romano. Dice il sindaco di Roma. «Una scelta nell'interesse della città, per la conoscenza della città, l'autonomia e la professionalità del direttore.prescelto. Si realizza così una delle premesse per scongiurare il rischio di disperdere il patrimonio di pluralismo della stampa romana». Rutelli aggiungeva anche i ringraziamenti a Calabrese «per la serietà, la passione e la grande capacità con cui ha svolto l'incarico di direttore della candidatura olimpica di Roma 2004, riscuotendo la stima generale». Ai giornalisti riuniti in assemblea le stesse motivazioni del sindaco Rutelli creano invece preoccupazione. La preoccupazione aumenta nel corso delle ore perché Caltagirone ha chiesto al cdr di spostare a lunedì l'incontro previsto per oggi e nel quale si sarebbero dovute esaminare altre richieste per cui il comitato di redazione ha indetto uno sciopero per oggi per bloccare l'uscita di sabato del quotidiano. Il direttore designato presenterà sabato il suo piano editoriale, e lunedì si voterà il gradimento. Scontato il risultato favorevole. Perché Pietro Calabrese è l'uomo della continuità: del Messaggero ha attraversato tutta la storia, dai tempi della direzione Fossati, quando era corrispondente da Parigi, fino a quella Anselmi, con il quale è diventato vicedirettore. Una nomina che, come si sa, a via del Tritone è elettiva. La storia professionale del neodirettore del Messaggero comincia, dopo la laurea in legge, alla redazione esteri dell'Ansa, prosegue con l'incarico di corrispondente da Parigi per la stessa agenzia. Da via del Tritone si è distaccato due volte: la prima, per diventare responsabile della cultura e degli spettacoli all'Espresso. E poi nel gennaio di quest'anno, quando ha assunto la presidenza di Roma 2004. Ad un direttore con un simile curriculum, e che viene di fatto dalle file interne, i giornalisti del Messaggero, in assemblea, danno credito. Ma continuano ad insistere con l'editore perché metta per iscritto, firmandolo personalmente, il proprio piano editoriale. Una richiesta più volte formulata che ha creato non pochi malumori al «Tempo», i cui giornalisti non hanno mai avuto alcuna garanzia di questo tipo. Tanto che ieri Francesco Gaetano Caltagirone si è recato, e sembra che sia la prima volta, in redazione. Ai giornalisti, Caltagirone ha precisato che non ci sono piani di cessione del «Tempo», e che la linea del giornale non cambierà. Una smentita ufficiale alle voci diffuse nei giorni scorsi, secondo le quali tra Caltagirone e Riffeser, editore del «Resto del Cartine» e della «Nazione», ci sarebbe stato uno scambio di pacchetti azionari. A Riffeser sarebbe tornata la proprietà del Tempo, mentre a Caltagirone sarebbero passate alcune attività industriali di Riffeser, la concessionaria di pubblicità del «Giorno», e lo stabilimento di stampa a Roma. Antonella Rampino Soddisfatto il pds Il sindaco Rutelli «Una scelta nell'interesse della città» Il neo direttore Pietro Calabrese e, a destra, Caltagirone Il direttore del manifesto Valentino Parlato