«Un milione di dollari se la Cléry recita per me»

«Un milione di dollari se la Cléry recita per me» Un sultano vuole in casa uno spettacolo dell'attrice «Un milione di dollari se la Cléry recita per me» MILANO. Mica vero che il teatro non interessa a nessuno. C'è un sultano, padrone di un piccolo e ricchissimo territorio nell'isola del Borneo, disposto a sborsare un milione di dollari pur di avere nel proprio palazzo una recita di «Donne di piacere», commedia diretta da Antonello Aglioti e tratta da un'opera di Barbara Alberti. C'è di che sbigottire o plaudire. A scelta. Soprattutto perché nessuno sa di che spettacolo si tratti. «Donne di piacere» debutterà allo Smeraldo di Milano il 10 giugno. Quindi si va sulla fiducia. Ma fino ad un certo punto, poiché non risulta che il sultano sia un estimatore della nuova drammaturgia italiana. Ha saputo che il cast include Corinne Cléry e tanto gli è bastato. Giù nel Borneo, il ricco Muda Hassanal Bolkiah Mùizzadin Waddaulah coltiva una tenace passione per le star occidentali. Ha dato lustro ai propri palazzi ospitando Sting e Elton John. Ha fatto sapere che Corinne Cléry è uno dei suoi idoli, forse il più vagheggiato e prezioso. Pur di assorbirne la luce, non bada a spese. Son cose che accadevano in altri tempi, quando si dissipavano i patrimoni per amore di una divina, o quando un'ammirazione tanto munifica era utile a finanziare imprese altrimenti impossibili. Basterà ricordare come la giovane e bella Paola Borboni riuscì a portare in scena il primo Pirandello? Certo nessuno arriverebbe mai ad applicare questi esempi al sultano, che sembra aver sostituito alle /divinità astratte degli antenatii idoli più concreti e seducenti. La sua fede dev'essere grande, se è vero che, in attesa dello spettacolo a domicilio, andrà a vedere «Donne di piacere» a Milano, il 10. Ma si sa: una volta scoperta, la divinità non stanca. [o. g.l

Persone citate: Antonello Aglioti, Barbara Alberti, Corinne Cléry, Elton John, Hassanal Bolkiah, Paola Borboni, Pirandello

Luoghi citati: Milano