La gondola sbarca a Londra

La gondola sbarca a Londra GRAN BRETAGNA WH E' la prima volta, a disposizione 135 chilometri navigabili La gondola sbarca a Londra Nei canali della «Little Vertice» inglese LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Dalla Serenissima a Londra: per la prima volta una gondola solca, da ieri, i canali della capitale inglese. Piccoli tragitti sul Regent's Canal, per ora, nel quartiere che il poeta Robert Browning non casualmente ribattezzò «Little Venice», la piccola Venezia. Tanto per dare, in queste giornate d'improvvisa estate londinese, il primo gusto del Canal Grande anche agli inglesi che non sono mai stati in Italia. Ma poi, se l'esperimento funzionerà, altri canali - su 135 chilometri navigabili rimasti nella città - vedranno le imprese di Nick Birch. Birch è l'appassionato del remo che ha portato la gondola in Inghilterra; anzi, è il primo gondoliere inglese. Ha imparato a vogare «alla veneziana» alla Società Canottieri Querini, che con la Bucintoro si sparti¬ sce gli onori della «nobile arte». E di. òtratford-upon-Avon, la città di Shakespeare dove ha sede la sua ditta specializzata nel restauro di barche e chiatte d'epoca, ha portato a Londra una gondola totalmente rinnovata. Si chiama «La sirena della Serenissima»; più prosaicamente, in inglese, «The siren of Venice». E' una gondola classica, costruita nei celebri cantieri Nevis Tramontin nel 1958 come premio per una regata. Fino al 1980 la Sirena ha fatto servizio dal Bacino Orseolo; poi è andata in pensione, in secca da quando il suo gondoliere è diventato «capo» e ha smesso di vogare. Era in cattive condizioni, dopo tanti anni; ma in sei settimane rieccola nel suo splendore originale, brillante sotto il sole di Londra. Little Venice era d'obbligo per un esordio del genere, con le sue case eleganti che si spec- chiano nel canale, i preziosi isolotti, le chiatte a colori vivaci usate come abitazione lungo le rive. Qualche anno fa un intraprendente ristoratore italiano (di Ivrea, ma veneziano d'adozione) aveva aperto sulle sue sponde un ristorante «Canaletto» che ora non c'è più - trasferito a Nord della città - ma in cui aveva cercato di dare anche gastronomicamente agli inglesi i sapori e i profumi di Venezia. Resta uno degli angoli più appartati di Londra; ora con gondola, grazie ai buoni uffici della British Waterways, la società che gestisce i 3200 chilometri di canali ancora navigabili in Inghilterra. Per l'inaugurazione del servizio gondola - 36 mila lire per mezz'ora - accanto a Nick Birch c'era ieri anche il tenore John Bowley, che in una sorta di frittata turistica ha pensato bene di celebrare Venezia cantando «O sole mio». Vane le smorfie di delusione di Ennio Penzo, il gondoliere che ha insegnato l'«arte» a Birch e che ieri appariva divertito da questa novità londinese. «Un paradiso - diceva - rispetto a Venezia - perché c'è meno traffico e quindi le acque sono più calme». Avanti e indietro per il canale, languidamente, fra la curiosità dei londinesi; baciata, questa Sirena, dall'improvvisa estate, [f. gal.] a e o ia Gondole in un rio di Venezia