«Con Povarottì desidero una famiglia multicolor» di Armando Caruso

Nicoletta confessa: ma non amo la lirica Nicoletta confessa: ma non amo la lirica «Con Povarottì desidero una famiglia multicolor» Per il concorso ippico del 20 giugno il tenore canterà con Liza Minnelli ROMA. Pavarotti e Liza Minnelli o Liza Minnelli e Pavarotti? E chi può dirlo? Sono talmente celebri che per mettere prima il nome dell'uno o dell'altra in cartellone dovrebbero tirare a sorte. Comunque una cosa è certa: sono una coppia inedita mondiale. Lui il più solare, il più italiano dei tenori; lei figlia d'un italiano che ha portato gloria italiana nel mondo, ma anche figlia di un'altra grandissima cantante-attrice: Judy Garland. Un «cocktail» fragoroso di musica e suoni che esploderà in occasione del «Pavarotti International» il 20 giugno a Modena. Ed è chiaro che dopo «Caruso», «Volare», «0' sole mio», non poteva mancare lo strepitoso successo «New York, New York» che la Minnelli canterà in duetto con Pavarotti e con cui aveva trionfato nel film con Robert De Niro. Oltre a Liza Minnelli, ospiti dell'«Internationl» saranno Eric Clapton, Ligabue, Elton John, i Litfiba, Snervi Crow, Zucchero, Jon Secada. E non gli bastava ancora: così ha messo insieme il favoloso Paco De Lucia, Al Di Meola e John McLaughlin. Unico rammarico è l'assenza di Nelson Mandela: «No, non potrà essere nostro ospite. Aveva bisogno dell'invito ufficiale del Presidente della Repubblica, e per motivi diplomatici non è stato invitato. Ma non facciamone, per carità, un casus belli». La vita di big Luciano è sempre di più tesa alla dolce convivenza con Nicoletta Mantovani, ormai ufficialmente la sua donna. E Nicoletta per la prima volta, ieri pomeriggio ha rilasciato un'intervista televisiva, ha detto a chiare lettere che vorrebbe ((vivere in cam¬ pagna, nel nostro nido d'amore, (nel luogo in cui sorge il Pavarotti International n. d. r.), con papere e galline ma non da mangiare perché sono vegetariana, avere tanti bambini, magari adottarne alcuni, avere una grande famiglia multicolor con Luciano»; che si sta laureando in Scienze e che il suo amore per la natura è nato in lei sin da quando era bambina. Nicoletta ha poi raccontato che si è incontrata con Pavarotti perché era una sua hostess. «Lo odiavo, perché io lo salutavo e lui non rispondeva mai. Poi un giorno, l'incontro al fulmicotone. Una lunga chiacchierata e la scelta come sua segretaria». Nicoletta ha stupito tutti quando ha rivelato che non ama la lirica, meglio che non l'amava, che la trovava noiosa e che questa sua insofferenza faceca adirare Pavarotti. «Poi Puccini mi ha fatto cambiare idea. Adesso io e Luciano cantiamo in duetto: lui da soprano, io da tenore. Ma il rock e la musica pop sono rimasti nel mio cuore». Gli incassi del «Pavarotti International» verranno utilizzati soprattutto per bonificare le aree minate della Bosnia, e per il completamento del centro musicale di Mostar. «Un centro musicale - ha spiegato Pavarotti - perché lì è finita una guerra. E -ricordo che, quando avevo 10 anni, alla fine della nostra guerra il più grande bisogno che avevamo era quello di stare insieme e cantare. Per dirci che eravamo vivi. L'àltr'anno, "tampinai" Bono, finché venne. Quest'anno "tampino" un altro grande, ma finora non ha ceduto». Armando Caruso Luciano Pavarotti ha presentato il suo concerto del prossimo 20 giugno

Luoghi citati: Modena, New York, Roma