«Dopo gli applausi, il gelo» di Bruno Ghibaudi

«Dopo gli applausi, il gelo» «Dopo gli applausi, il gelo» «Un banale guasto dietro l'incidente» 11 f \ & 1 ~\ri w% r = ^ S U| s dL>JLJLtLJt* - wh I DB UN ESPERTO IROMA L passaggio dall'euforia alla delusione è avvenuto in meno di 40 secondi. Sul grande schermo della sala convegni della Bpd di Colleferro il personale ha seguito in diretta il lancio dal poligono di Kourou. L'ansia e la tensione erano palpabili. Dieci anni di impegno e di determinazione stavano per avere la verifica fondamentale dinanzi al mondo. Tensione e attesa carica di promesse per il futuro. E appena la rampa di lancio è stata avvolta da un ribollire di fiamme e di vapori e l'Ariane 5 ha incominciato a sollevarsi e ad accelerare verso il cielo, il boato dei propulsori è stato sommerso da un applauso scrosciante e lunghissimo. Poi, meno di 40 secondi dopo, un bagliore ancora più vivido della coda fiammeggiante ha colpito gli occhi e il cuore di tutti: e quel prodigio di tecnologia si è disintegrato in una pioggia di frammenti incandescenti che hanno segnato per molti secondi il cielo livido della Guyana. ><Sono state emozioni fortissime racconta l'ingegner Davide Maccagnani, della Bpd Difesa e Spazio, l'azienda del Gruppo Fiat che ha realiz- zato i propulsori del gigantesco vettore, il più potente d'Europa -. La partenza l'abbiamo vissuta come una liberazione, specialmente dopo l'ultimo rinvio di un'ora. L'applauso è durato fmo al momento in cui quel bagliore inatteso ha segnalato l'esplosione e la fine delle nostre attese. Poi la sala è ammutolita di colpo, sprofondando in un silenzio quasi surreale. Per tutti noi è stata una stretta al cuore. E mentre i frammenti incominciavano a disperdersi, in tutti noi emergeva un primo, fondamentale interrogativo: perché?». Come può essere spiegato l'incidente? «Secondo quanto è stato accertato fino a questo momento, tutto ha funzionato regolarmente per 37 secondi. A quel punto il lanciatore era a 3,5 km d'altezza e procedeva con una velocità di 800 km all'ora. Come un DC-9.1 propulsori erano perfetti. Ad un certo punto il sistema di controllo inerziale ha inviato un segnale probabilmente non corretto, in seguito al quale il lanciatore ha modificato il suo assetto, inclinando la sua traiettoria. Con ogni probabilità il sistema di controllo non è stato in grado di ripristinare le condizioni di lancio prestabilite. L'inclinazione era diventata talmente forte, rispetto alla velocità, da spezzare la struttura del vettore. Sono perciò entrati immediatamente in funzione i sistemi di autodistruzione, che in un attimo hanno polverizzato l'Ariane 5». Da quali elementi scaturiscono queste indicazioni? «Innanzitutto dalle immagini: i! ralenti è molto chiaro. Altri dettagli sulla dinamica dell'incidente scaturiranno dai dati telemetrici raccolti da Kourou, che saranno esaminati con molta attenzione nei prossimi giorni». Dai controlli preliminari era emerso qualche sintomo di anomalia? «Assolutamente no. L'incidente è stato del tutto inatteso. Non ci sarebbe da stupirsi se si scoprisse che tutto è dipeso da. una banalità, come una vite non stretta a dovere o un contatto che non ha retto alle sollecitazioni della partenza». Può essere giustificato dal fatto che Ariane 5 è un vettore di nuova concezione e richiede pertanto verifiche più estese? «Non credo. Il sistema di controllo è ormai abbastanza standardizzato e consolidato, ed è stato ampiamente utilizzato con successo in precedenza». Quali danni economici comporterà questa battuta d'arresto? «E' difficile valutarli. Che un lanciatore sperimentale possa fallire è nel conto e fa parte degli eventi possibili». Il lancio era assicurato? «No, perché si trattava di un lancio sperimentale, compreso nel programma di sviluppo del vettore». Quali conseguenze avrà l'incidente sul programma Ariane 5? «Intanto si tratta di scoprire la causa e di avviare le necessarie modifiche, se necessarie. E per saperlo bisognerà aspettare la conclusione delle indagini, prevista per la metà di luglio. In quanto alle conseguenze è prematuro indicarle. Può derivarne la tendenza ad accelerare, per mantenere gli impegni e il portafoglio ordini per il lancio dei satelliti commerciali. Se invece il difetto risulterà più grave del previsto, si vedrà». Bruno Ghibaudi «Una vite non stretta a dovere o un contatto le cause possibili» A sinistra, il momento del decollo del razzo Ariane5 dalla base di Kourou, in Guyana Francese L'esplosione è stata decisa dopo 40 secondi

Persone citate: Davide Maccagnani

Luoghi citati: Colleferro, Europa, Guyana Francese