Show dei naziskin di Fra. Gri.

Show dei naziskin Show dei naziskin In otto manifestano davanti al tribunale ROMA. Hanno imparato il buonismo anche loro, i naziskin. Ieri mattina, intorno alle undici, all'ingresso del tribunale militare si sono presentati in otto - Maurizio Boccacci in testa, il capo - con uno striscione che hanno srotolato e subito riawolto su invito della polizia. C'erano scritte in tutto tre frasi. «No allo sciacallaggio. Giustizia giusta. Priebke libero». Ma il tutto s'è svolto in clima di grande cortesia. Tanto che alla fine la polizia non sapeva neanche che farsene di questi otto neonazisti. lì hanno portati al commissariato più vicino. Lì li hanno identificati e tenuti in stato di fermo per un paio d'ore. Poi li hanno rilasciati. «Non sembravano naziskin, piuttosto dei radicali», commenta ironico un investigatore. Per gli otto c'è stata una semplice segnalazione alla magistratura. Che qualche cosa fosse nell'aria, comunque, si era capito dal primo mattino. I carabinieri di servizio al tribunale militare hanno trovato i muri ricoperti di manifestini anonimi, intitolati genericamente «I camerati» che inneggiavano all'onore nazista e a Priebke. Su sfondo bianco, con foto di ufficiale nazista in primo piano, il manifesto riportava qualche frase del giuramento delle SS - del tipo: «Disprezzo per chi è piccolo, conformista, vile e normale» - e alla fine declamava un paio di frasi ad effetto: «Il nostro onore si chiama fedeltà. Libertà per Priebke». Naturalmente Boccacci e i suoi non hanno rivendicato la paternità del manifesto, che assomiglia tremendamente a molti altri manifesti simili che sono comparsi sui muri di Roma negli ultimi mesi. Una volta contro gli ex partigiani, un'altra per inneggiare ai nazisti. Ma il 12 dicembre scorso, di notte, Boccacci più altri tre era stato pizzicato da una volante in via del Corso a incollare proprio uno di questi manifesti. «Questo è un processo pilotato - ha detto prima di salire su una volante il capo dei naziskin, leader del disciolto Movimento Politico - un processo manovrato contro il diritto civile. L'ex ufficiale ha 82 anni, e non dovrebbe essere detenuto ma dovrebbe stare agli arresti domiciliari». [fra. gri.]

Persone citate: Boccacci, Maurizio Boccacci, Priebke

Luoghi citati: Roma