«Niente marchi per le chiese romane»

«Niente marchi per le chiese romane» Sarà costruita sulla Nomentana per il Giubileo-. «Meglio in America Latina» «Niente marchi per le chiese romane» Regalo di una diocesi tedesca al Papa, è polemica CITTA' DEL VATICANO. Una diocesi tedesca «regala» una chiesa a Roma, in un quartiere periferico, sulla Nomentana, e subito in Germania scattano le polemiche, proprio mentre il cancelliere Helmut Kohl rende omaggio al Pontefice: «Se appena ci si domanda quali sono le forze spirituali - ha dichiarato a una giornale berlinese - che hanno fatto vacillare il dominio sovietico sull'Europa dell'Est, il pensiero corre non da ultimo a Giovanni Paolo II». L'arcivescovado di Paderborn, nella Vestfalia occidentale, prima tappa del viaggio che Giovanni Paolo II compirà in Germania dal 21 al 23 giugno prossimo, ha messo a disposizione tre milioni di marchi per una nuova chiesa a Roma. Un «regalo», non totalmente inusuale, dicono al Vicariato; ma la notizia, ripresa in tono polemico oltralpe dalla «Bild Am Sontag», l'edizione domenicale del popolare quotidiano «Bild», rischia di far nascere polemiche prima ancora che il progetto prenda il via. «Trovo scandalosa questa donazione dell'arcivescovado di Paderborn, per tre milioni di marchi - ha commentato Norbert Greinacher, teologo cattolico spesso critico nei confronti delle gerarchie ecclesiastiche -. Avrebbe più senso aiutare la Chiesa in America Latina». L'atto di accusa della «Bild Am Sonntag» continua, riferendo che nella capitale della cristianità esistono già novecentoventuno luoghi di culto cattolici, e che della nuova chiesa in realtà non ci sarebbe poi un gran bisogno, dal momento che a dieci-quindici minuti di distanza, a piedi, esistono altre quattro parrocchie. La nuova costruzione, sempre secondo il giornale, sarà reaUzzata in marmi e travertino, e potrà ospitare settecento persone sedute. Nella versione che ne dà l'accusa, sembra quasi un regalo stravagante. Ma vista da Roma, dal Vicariato, la prospettiva appare alquanto differente. Mons. Gino Anùcarelli, responsabile del progetto che vuole dotare Roma, entro il Giubileo, di cinquanta nuove chiese, dislocate nella periferia, ricorda che attualmente quella parrocchia «è una parrocchia che fa la sua attività in un garage, seminterrato. Come gesto verso il Vescovo di Roma, che è il Papa, è un bellissimo gesto, che una diocesi può fare». La chiesa (ora Santa Maria della Purificazione), sarà intitolata al santo protettore di Paderborn, S. Liborio, e non si tratta solo di una chiesa ma di un «centro parrocchiale». Nella zona abitano circa duemila famiglie. Ma non ci sono altre parrocchie nelle vicinanze? «E' chiaro che ogni parrocchia ne ha un'altra vicina, a Roma - risponde Mons. Amicarelli -. Ma le proteste sono di gente che non è informata. Calcoliamo che lì c'è una comunità parrocchiale che da molti anni soffre di questa difficoltà, perchè anche per il culto e la religione, quando si vive in situazioni precarie, diventa difficile partecipare. Quando invece c'è una struttura, che non sarà lussuosa, è più facile. E non trovo niente di negativo nel fatto che le diocesi non italiane, la Chiesa mondiale, si preoccupi anche di questa situazione». Per il paiToco della futura «San Liborio» si tratta di «un miracolo». «Ce n'era veramente bisogno - ha detto don Paolo Cardona -, è da trent'anni che la sede della chiesa di Santa Maria della Purificazione è un garage seminterrato. Per questo siamo stati inseriti nell'elenco delle 50 nuove chiese che dovranno sorgere a Roma, e per le quali il Papa ha rivolto un appello al mondo». Il modellino della nuova costruzione verrà offerto al Pontefice durante il prossimo viaggio in terra di Germania. Ma la donazione di tre milioni di marchi non coprirà completamente la spesa, che verrà integrata dal Vicariato. Marco Tosarti Il Papa sarà in Germania dal 21 al 23 di giugno Lo precede un'aspra polemica

Persone citate: Gino Anùcarelli, Giovanni Paolo Ii, Helmut Kohl, Norbert Greinacher, Sonntag, Sontag