Gratta e Vinci, vietato ai minori di Franco Lucentini

Gratta e Vinci, vietato ai minori L'associazione consumatoli chiede sia proibito: è un gioco d'azzardo Gratta e Vinci, vietato ai minori NUOCE gravemente al portafoglio». Questa l'avvertenza che lo Stato dovrebbe sentire il dovere di stampigliare sui quadratini del Gratta e Vinci, gioco micidiale che ora una sigla infelice ma benemerita, Codacons (Comitato difesa associazioni consumatori), chiede venga riconosciuto come gioco d'azzardo e vietato perciò ai minori. Di per sé la richiesta è puro non-senso, il Gratta e Vinci essendo infatti un gioco studiato apposta per i minori; chi l'ha inventato e brevettato aveva senza dubbio in mente una clientela di minori mentali, e il suo istantaneo successo ci fa toccare con l'unghia, se ce ne fosse bisogno, a che punto si sia, sia stato, ri- dotto il cervello del sapiens. Non è dunque solo questione di portafoglio. Quell'azzardo di rapida e puerile facilità invita alla ripetizione infinita, avvia agli automatismi degli insetti, stronca qualsiasi potenziale attitudine al gioco. Si può del resto chiamare onestamente «gioco» una proposta di quel livello? Al confronto il gioco delle 3 carte appare come una lezione di Einstein. E perfino il Bandito Monobraccio (Onearm Banditi come fu battezzata alle sue origini mafioamericane la slot-machine, richiede una sia pur minima partecipazione da parte del giocatore: inserire il gettone, abbassare la leva, aspettare quei pochi istanti di rivolgimenti meccanici all'interno dell'apparecchio. Che del resto bisogna andarsi a manovrare nei luoghi debitamente autorizzati, non lo si trova nelle tabaccherie e nei supermercati alla portata della pargoletta mano. Il Gratta e Vinci fa incassare allo Stato molti soldi, si dice, e anzi si sa con certezza. Ma allora, se i minori devono inesorabilmente contribuire al pareggio del bilancio e al risanamento del debito pubblico attraverso il gioco d'azzardo, che sia lo Stato stesso a educarli a qualcosa di meglio del Gratta e Vinci. Già ali asilo i bambini potrebbero seguire con interesse corsi essenziali di roulette, per poi passare durante le elementari al poker, al backgammon, al baccarà. E una volta nelle medie, vediamo bene gite scolastiche a Venezia, St-Vincent, Sanremo (con una puntata a Campione?), luoghi dove oltre al casinò ci sono tante bellezze artistiche e naturali. Sé è sulle nuove generazioni che contiamo per la nostra salvezza cerchiamo perlomeno di prepararle a farsi vuotare le tasche con un po' d'impegno personale. Cario Frutterò Franco Lucentini

Persone citate: Einstein

Luoghi citati: Sanremo, Venezia