Traditi dal killer pentito di Marco Marelli
Lecco, arrestati marito e moglie: avevano offerto 80 milioni a un uomo che si è rivolto ai carabinieri Lecco, arrestati marito e moglie: avevano offerto 80 milioni a un uomo che si è rivolto ai carabinieri Traditi dal killer pentito «Pagato per sterminare unafamiglia» LECCO. Cercasi killer per sterminare un'intera famiglia (padre, madre e figlio). L'annuncio pubblicitario apparso qualche tempo fa nella rubrica «Fermoposta» di una rivista specializzata in annunci gratuiti, non , era così esplicito. Eppure Pietro Salvatore, 52 anni, e sua moglie Raimonda Usai, 41 anni, al killer che, per un'ottantina di milioni di lire, avrebbe dovuto compiere una strage, sono arrivati proprio tramite una casella postale. Se strage non c'è stata lo si deve al fatto che il sicario, dopo aver preso 8 milioni (5 nella prima tranche, 3 nella seconda) si è pentito e ha raccontato tutto ai carabinieri di Lecco. E venerdì scorso la coppia è stata arrestata a Mandello del Lario. L'uomo abita a Lecco, la donna a Malgrate. A Malgrate la donna è bidella della scuola del paese. Sembra che dopo una serie di contatti la coppia, resasi conto che il sicario non era più intenzionato a compiere la strage, lo abbia sollecitato a restituire i soldi. Solo che nel frattempo lui aveva già confessato ai carabinieri. I tre avevano concordato l'incontro a Mandello del Lario, a pochi chilometri da Lecco, per la restituzione degli 8 milioni e per mettere una pietra sopra alla strage. All'appuntamento, a debita distanza, si sono presentati anche i carabinieri di Lecco, che hanno poi eseguito un ordine di custodia cautelare firmato dal giudice delle indagini preliminari Claudia Caramanna: si ipotizzano i reati di tentato omicidio plurimo, violenza e minacce nei confronti del sicario, a sua volta indagato a piede libero per concorso in tentato omicidio plurimo. Stes¬ sa accusa per una quarta persona, l'intermediario fra il killer e la coppia (finita a Pescarenico, dove si trova il carcere di Lecco). Per riottenere i propri soldi, versati come caparra per l'omicidio, la coppia aveva pesantemente minacciato il mancato killer. A sollecitare il provvedimento restrittivo è stato il pubblico ministero Cecilia Pratesi, sostituto procuratore di Lecco, il magistrato che ha coordinato le indagini dei carabinieri. Della mancata strage i militari sono venuti a conoscenza all'inizio del mese scorso, nell'ambito di un'altra inchiesta. Si sarebbero imbattuti nell'incredibile vicenda per caso: il killer («non è un professionista» precisano gli inquirenti) e l'intermediario sono persone già note alle forze dell'ordine. Della coppia finita in carcere i carabinieri hanno raccontato tutto, ma hanno mantenuto il massimo riserbo sulla famiglia che doveva essere sterminata, sul mancato killer e sull'inter¬ mediario. «Per motivi di sicurezza non possiamo fornire le generalità delle persone che dovevano essere uccise, e così per il mancato killer e l'intermediario», hanno spiegato. Per i carabinieri il movente del triplice tentativo di omicidio dovrebbe essere ricondotto alla sfera passionale. La donna arrestata infatti sarebbe stata per alcuni anni l'amante dell'altro capofamiglia. Una storia andata avanti fino a pochi mesi fa. Ma se è così, perché anche la donna sarebbe stata d'accordo con il marito per far uccidere l'ex amante e i suoi familiari? Il quesito sarà forse sciolto quando si riuscirà a saperne di più anche sui rapporti economici, ancora da chiarire, fra le due coppie. A parlare di soldi sono stati gli stessi inquirenti, ma anche in questo caso non hanno voluto approfondire questo aspetto della vicenda. Inutili le richieste di maggiori informazioni, «No comment», è stata la risposta di magistrati e carabinieri. Inutile anche la caccia dei cronisti sguinzagliati alla ricerca della famiglia obbiettivo di questa vendetta. Si è solo appreso che la famiglia che doveva essere sterminata risiede poco distante da Lecco, forse a Malgrate. Troppo poco, per chiarire una storia strana, ancora tutta da capire, come questa. Marco Marelli Il contatto era stato stabilito tramite un annuncio: una coppia e il figlio gli obiettivi dei mandanti Una scena dal film «Ho affittato un killer»
Persone citate: Cecilia Pratesi, Claudia Caramanna, Pietro Salvatore
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