Nasce la Nato a misura d'Europa di F. Sq.

9 A Berlino il Consiglio atlantico vota la riforma proposta dalla Francia Nasce la Muto a misura d'Europa Struttura militare «separabile» a uso dell'Ileo BRUXELLES DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Nella città simbolo di Berlino, passata solo pochi anni fa dalla croce della guerra fredda al cielo della riunificazione tedesca, l'Alleanza atlantica riconoscerà oggi per la prima volta il diritto dell'Europa a diventare adulta. I ministri degli Esteri dei 16 Paesi Nato firmeranno infatti stasera un documento grazie al quale i membri europei potranno utilizzare le strutture dell'Alleanza per operazioni militari senza la partecipazione americana. Gli Stati Uniti, che posseggono gli elementi chiave della macchina bellica alleata, conserveranno ovviamente un ruolo centrale, e ogni volta gli europei dovranno chiedere a Washington il permesso di fare da soli. Ma la novità è comunque il segno di un mondo che cambia. A spingere più di tutti per la riforma è stata la Francia, da poco rientrata in alcune strutture della Nato, ma ancor oggi estranea al dispositivo militare integrato. Parigi ha riconosciuto l'impossibilità di creare una «identità di difesa europea» indipendente dall'alleato americano, e si è impegnata a rientrare a pieno titolo nella casa atlantica. Ma ha chiesto in cambio che la Ueo, il braccio (poco) armato degli europei, ottenga all'interno dell'Alleanza responsabilità, visibilità, e soprattutto la possibilità di utilizzare i comandi, le strutture logistiche e l'intelligence della Nato per operazioni europee. I francesi, ma anche i britannici, hanno dun- que chiesto che il vicecomandante in capo delle forze alleate sia un europeo, in grado di sostituirsi al numero uno americano per guidare le operazioni Ueo. Ma su questo punto, come ha detto l'ambasciatore italiano alla Nato, Giovanni Jannuzzi, «c'è stato un no americano invalicabile», cui si è aggiunto un timore tedesco: tirare troppo la corda potrebbe spingere gli Usa a lasciare l'Europa al proprio destino. Gli Stati Uniti hanno invece accettato che all'interno della Nato venga creata un'organizzazione della Ueo «efficace, visibile, ma latente». Questo significa che generali e ufficiali europei potranno avere un «doppio cappello» Nato-Ueo, ma gli americani restano contrari a una struttura europea rigida e «predeterminata». Per ammorbidire i francesi, Washington ha fatto inoltre sapere che il comandante del fianco Sud dell'Alleanza, da sempre americano, potrebbe essere un francese, o magari assegnato a rotazione a Francia, Italia e Spagna. Quello che gli Stati Uniti proprio non accettano, invece, è un'indicazione precisa dei mezzi e delle strutture militari che potranno essere messe a disposizione degli europei. Su questo si gioca la riunione di Berlino: il resto è la Bosnia, di cui si parlerà anche con il russo Primakov. In un incontro coi giornalisti, il ministro degli Esteri Dini ha sottolineato che «non si profilano divergenze significative» tra Usa e Europa sulla riforma, in quanto le due parti concordano che l'Alleanza «è un bene che va mantenuto», [f. sq.]

Persone citate: Dini, Giovanni Jannuzzi, Primakov